martedì, gennaio 22

A Dangerous Method

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Come tutti i film di David Cronenberg può essere letto attraverso diverse chiavi di lettura, tutte come perno hanno Sabina Spielrein, paziente isterica che si sottopone alla "cura delle parole" di Sigmund Freud presso la clinica di cura del professor Carl Gustav Jung.

(Per vedere il film in streaming continuate la lettura)

L’eroina rappresenta in primis il riscatto femminile che da semplice figlia in balia di un padre violento e futura moglie riesce a sconfiggere la propria malattia e porsi come pioniera di una nuova branca della medicina, pioniera dimenticata nella cura della mente rappresenta appieno il nascente femminismo, desiderio di autodeterminazione e voglia di libertà, come nella scena della fontana dove alle sue parole provocatorie gli viene risposto con un discorso logico a cui lei si ribella.

Il secondo aspetto riguarda il suo rapporto con Jung, che influenzato dallo psicanalista Otto Gross inizierà ad esplorare il proprio lato oscuro, tanto influenzato dal medico in cura che ne adotterà un motto:”Il nostro lavoro è rendere i nostri pazienti liberi”, ed è proprio alla ricerca di questa libertà che iniziano i rapporti carnali con la Spielrein rappresentante dell’instabilità che si contrappone alla calma e alla placida figura di moglie modello che cerca invano di dargli figli maschi. In questi rapporti si scoprono le loro nature insite in una parte di loro, quella della dominazione e alla sottomissione.

Il tutto sfocia in una chiara ed esplicita frase:«Con me io voglio che tu sia feroce, che tu mi punisca» gli confiderà la Spielrein, in questo desiderio di sessualità ribelle come la definisce Freud.
Quando una lettera anonima ( la mittente sia la signora Jung) arriva nelle mani della famiglia Spielrein si rischia uno scandalo. Jung non esita a  a prendere le distanze dalla sua paziente-amante anche a fronte della paura di perdere la possibilità di analizzare la mente umana grazie alle ingenti ricchezze della moglie che gli offrono sicurezza e al discredito nel mondo accademico date le voci di un coinvolgimento sessuale ed emotivo con una paziente.

Nel frattempo si consuma definitivamente anche il rapporto tra i due precursori della psicoanalisi, ormai sfociato in un conflitto che ricalca il conflitto di un figlio che reclama al genitore la propria strada; durante un discorso sul faraone Amenhotep IV i toni del dibattito ripropongono uno scontro generazionale che si confronta su concezioni radicalmente diverse: lo scambio tra i due si fa talmente pungente che Freud viene colto da un malore e viene soccorso dal giovane collega.

A Dangerous Method streaming

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13 commenti:

  1. Anonimo03:00

    ..nomen est omen..
    (In questo caso il cognome )
    Sembra suggerire un "gioco pulito"..
    Eros e Thanatos
    Se prevale la passione/irrazionalita'siamo malati ,se vince la distruzione siamo insensibili ..
    Alla fine credo che a prescindere da chi abbia salvato chi ,l'importante sia giocare

    Anonima molto vaniglia ( Berlin 03.00)

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  2. Anonimo16:57

    Parlando del film, che ho visto tempo fa, l' ho trovato, nonostante gli argomenti trattati, privo di tensione drammatica, non mi ha coinvolto emotivamente nè mentalmente e la figura di Freud mi è sembrata delineata troppo grossolanamente. Tutto il film sembra troppo "controllato" e alla fine mi ha lasciato un profondo senso di incompiutezza. Ho amato altri film di Cronenberg, ma non questo.
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    PS: Michael Fassbender, che nel film di Cronenberg interpreta Jung,è il protagonista di "Shame", un film che, invece, mi è piaciuto tantissimo

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    1. Credo che il "distacco" di cui parli sia voluto e cercato dal regista, per mettere in risalto i rapporti interpersonali dell'epoca, stretti in etichette e distacco verso la sfera emotiva altrui per comportarsi in maniera rispettabile.

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    2. Anonimo21:33

      Sicuramente hai ragione, ma credo che al di sotto delle etichette, anche all'epoca, gli uomini e le donne fossero animati da passioni, desideri, emozioni e mi sarebbe piaciuto che il ribollire di tali sentimenti, anche se nascosti, si fosse avvertito, per lo meno tra certi personaggi e in certe situazioni,mentre nel ritratto di Cronemberg tutto e tutti sembrano essere appiattiti e uniformati dalla e con la medesima freddezza.
      E' un film che non vedrei una seconda volta.
      A te è piaciuto?
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    3. Sì mi è piaciuto, la cosa che trovo difettosa nel film è l'uso del colore, mi spiego meglio, troppi color pastello, troppo tenui, avrebbe potuto Cronenberg come in altri film far comprendere meglio l'interiorità con l'esternalità, io trovo piatte le ambientazioni appunto, poi sono gusti.

      Ciao Reminiscenze

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    4. Anonimo04:06

      L'utilizzo di colori chiari e tenui non fa altro che accentuare il clima algido e cerebrale che permea tutto il film e a cui mi riferivo ... ma forse, riflettendoci bene,la vicenda, se vista attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, e cioè in sostanza i padri della psiconalisi, non poteva che essere descritta in modo freddo e razionale.

      E' sempre molto stimolante parlare con te :-9

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    5. Grazie reminiscenze!

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    6. Anonimo21:57

      Prego Cavalier Amaranto!^_^
      "Shame" lo hai visto? Che ne pensi? La colonna sonora mi suona ancora in testa e l' interpretazione malinconica di New York New York fatta dalla Mulligan è uno dei momenti più intensi del film.

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    7. Vado a leggere almeno una recensione di shame, lo so faccio spoiler, auto-spoiler, ma leggo solo le prime righe.

      Comunque lo metto tra quelli da vedere.

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    8. Anonimo21:52

      Allora non mi resta che augurarti buona visione e aspettare la tua recensione.
      Nel frattempo vado a vedermi Ferro 3 La casa vuota (di Kim Ki duk ho visto solo Bad Guy) perchè sei riuscito a stimolare la mia curiosità. Questo blog è una miniera di spunti ... anche se molto eterogenei.
      Di nuovo bacio.

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  3. Cavaliere Amaranto, io non riesco a vederlo. Se dovessi trovarlo altrove...
    Ho visto però il film di Faeza "Prendimi l'anima" che racconta la storia d'amore tra Sabina Spielrein e Jung, molto intenso ed emozionante.

    http://www.youtube.com/watch?v=G5SCmQl4tyg

    E consiglio il film "Le onde del destino" di Lars von Trier dove il rapporto di dominazione/sottomissione è ben delineato e in maniera cruda e diretta. Visto secoli fa, se riuscissi a scovarlo, lo riguarderei con immenso godimento.

    Lady Lussuria

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    Risposte
    1. Strano...Solitamente Vk è visibile a tutti, grazie per i consigli, li guarderò sicuramente.

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    2. inseriti link alternativi

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