lunedì, aprile 24

amicizia tra donna e uomo

Alla fine non riuscendo ad esprimere compiutamente in altro modo che non sotto forma di lettera, scrivo ad una cara amica iniziando così:

Cara amica mia,

avendo passato da tempo l' età in cui si crede ogni donna una possibile conquista o trincea da valicare, ogni gesto carino ed affettuoso ad un invito ad altro, aumenta la complessità e le sfumature dei rapporti umani.
Guidato dall' ormone che rende più sfumati i sentimenti si dimentica la varietà, che si riacquista con il tempo. Forse si torna gettandosi in avanti un poco bambini, dove i compagni di giochi si scelgono in base alla simpatia senza contare a quale sesso, razza, estrazione, credo, appartengano. Una specie di fionda gigante, si crede di crescere, ci si tende fino al domani, ma ad un certo punto, quando si smette di avanzare ci si catapulta inevitabilmente indietro.
Sarà per questo che i bambini e i vecchi vanno così d' accordo.

Per cui è stato un piacere vederti comparire sulla porta del luogo dove lavoro, sorridere, smuovere quei lunghi capelli, bellissimi in consistenza, forma, lunghezza, ma che sotto nascondono un prematuro grigiore, coperto dal colore.

Così sono i tuoi occhi, molto appariscenti nel suo azzurro ma che si velano a determinati discorsi come una tenda a fili con perline, si capisce dai movimenti cosa vi si cela dietro. Abituato a vederli da capire con un movimento se ti stavi annoiando, avevi voglia di fumare o il dispiacere.

Così come il tuo cuore, che hai aperto piano piano, le ferite altrui e le tue, nella difficile posizione di sentirti geograficamente estranea perché di origini albanesi, facendo più caso su alcune parole altrui di chi li proferisce senza pensarci; perché è come la scottatura estiva sulla pelle, ti rendi conto quando qualcosa ti tocca solo se la sensibilità sfocia subitaneamente in dolore.

La chioma sostiene i bulbi oculari e il centro motore dell' apparato circolatorio, sgargianti fuori, monocolore sotto.

Quella presenza di sfumature tra il nero e il bianco ho sempre pensato che fosse dovuto ad una tendenza ad isolarti, nella non perfetta percezione che c' è tanto attorno a te, amici, amore, famiglia.

Perché diciamocelo chiaramente, tu amica mia, ogni tanto sei sfasata. Vivi nel mondo degli altri e in quello tuo, fatto di colori, arte, Focus tv, e pianti solitari. Difficile da inquadrare. Chi dovesse leggere quanto scrivo penserebbe ad una persona chiusa ed ermetica, non a quella esplosiva e combattiera chiacchierona che non "sputa" mai. Ti vedrei bene vestita da amazzone incazzata con il mondo e un' ascia bipenne in mano, armatura e seta mentre cavalchi a pelo un clysdale.



Che strano binomio.

La misura di quello che abbiamo costruito, ti ho regalato un libro che ti ha fatto piangere, tu un agenda per scrivere ovunque fossi che mi ha fatto sorridere.

Il luogo che ha fatto nascere la nostra amicizia non ci vede più complici. Spero comunque di non perdere il filo.

Firmato:
 La Volpe al Piccolo Principe.


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