Contrariamente a quanto fatto negli anni precedenti, dedicando il periodo estivo alla recensione di libri, voglio cambiare e parlare di film, attinenti allo spirito del blog. Per cui non troverete i Guardiani della Galassia II e non è detto che siano film recenti, sono una carrellata di pellicole che per me hanno significato qualcosa.
Si torna a Settembre inoltrato al normale andamento, sia in fatto di periodicità che di materiale pubblicato.
Partiamo dal principio, l' ideatore della famosa eroina con il lazzo non era un frustrato disegnatore chiuso nella sua stanzetta a produrre tavole mal pagate e verso cui non verrà riconosciuto alcun diritto dalla casa pubblicatrice, come accadde negli anni Trenta ai creatori di Superman per fare un esempio. No, William Moulton Marston, da psicologo ben conosceva la forza delle immagini, dell' esempio positivo e di come la veicolazione del messaggio utilizzando mezzi semplici e fruibili dalle nuove generazioni fosse più efficace. Il suo intento, da convinto promotore della parità di genere e dei diritti delle donne, era mostrare una donna forte, indipendente, coraggiosa, in grado di affascinare un pubblico sia maschile che femminile.
Ha messo molto dei suoi lavori e delle sue passioni nel media fumetto, adattandoli al contesto, al tempo e al non voler essere frainteso.
La sua visione della psicologia come studio delle relazioni umane e non come patologia è sicuramente servito a dare corpo al personaggio, così come le sue passioni in ambito privato, il BDSM, (per essere precisi il bondage) e in ambito medico, come l' invenzione della macchina della verità, ovvero il primo poligrafo che misura la pressione umana sotto stress.
Il lazo della principessa delle Amazzoni altro non era che un gioco erotico a tre,la moglie, l'amante studentessa universitaria, ed occasionalmente una terza donna, in cui ci si legava se si veniva scoperti a mentire.
Un vero poliamorista.
Il film
Sono uscito dalla sala allo stesso modo in cui anni addietro da ragazzino mi trovai in mano il primo album di Superman, affascinato.
Ambientazioni, costumi, la rappresentazione di una Londra fumosa e brulicante di umanità, tutto perfetto. Dal punto di vista narrativo tutto lineare, i cattivi sono cattivi e i buoni chiaramente caratterizzati. Se questo ad alcuni è sembrato un limite a me ha ricordato i romanzi di avventura dell' Ottocento, tanto per capirci alla Michele Strogoff di Jules Verne.
Attenzione Spoiler.
Questo non significa che il personaggio interpretato da Gal Gadot sia piatto, cresce, sia come personaggio che come forza. Dal saper ballare o provare i vestiti in una boutique, al saper combattere con la spada e provare un supersalto aggrappandosi alla parete di una torre. E' un personaggio a tutto tondo. Riesce ad essere innocente e provocante, parlando di sesso in cui gli uomini non sono necessari per il piacere, presentandosi ad un ballo con un bellissimo vestito e la spada infilata sulla schiena.
Fondamentale è il rapporto con Steve Travor, che irrompe sull' isola dove vive protetta dalle amazoni con il suo aereo, e mostra un mondo oltre la coltre di nebbia che circonda tutto costantemente. La mette di fronte a scelte che la disvelano di volta in volta: la guerra, l' indipendenza, la modernità, il ruolo delle donne nella società inglese agli inizi del secolo passato.
Sempre dalla loro interazione nascono i momenti più leggeri, dai romantici a quelli più divertenti, senza diventare comici come in molti film Marvel.
I personaggi secondari sono ben delineati e simpatici, contibuendo al buon equilibrio della pellicola.
Alcune leggerezze stilistiche vengono coperte dalla bella regia e da una sceneggiatura semplice ma attenta per i particolari, peccato per il nemico finale, non ci fosse stato sarebbe stato un film veramente epico.
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