domenica, aprile 25

Come nasce la comunità LGBTQ+


 Spesso accade che dalle difficoltà nascano movimenti, idee, prese di posizioni nuove o almeno tendenti a sovvertire il pensiero comune. E' proprio quello che è accaduto al movimento LGBT+ in Italia, la sua genesi è dovuta ad una conferma medica e scientifica veicolata attraverso un libro che avvalorava la teoria che la sessualità non etero fosse una malattia. 

Nel 1971 faceva la sua comparsa nelle librerie "Diario di un omosessuale", scritto da uno psicoterapeuta, psichiatra e sessuologo d'impronta fortemente cattolica, al secolo Giacomo Daquino. Nel testo sviscera i metodi secondo cui avrebbe guarito il suo paziente da "immaturità sessuale" non propriamente compiuta, attribuendo ad una falsa terapia totalmente sconfessata dalla medicina moderna. 

Grazie a quello che alcuni chiamano "Religione della Scienza" tale pubblicazione avvalorò con la forza degli studi scientifici quello che era il pensiero largamente presente nell'opinione pubblica, "frocio sei malato", nascondendo il fatto che le registrazioni sono fraudolente perché trascritte in un libro senza il consenso del paziente e che i risultati ottenuti sono inventati. 

Proprio 50 anni fa in questi giorni la comunità LGBT dopo tali eventi muoveva i primi passi, quel libro è stato il motore di qualcosa di più grande e positivo nei suoi intenti, con le sue luci e le sue ombre, ma che ha dato il suo contributo innegabile per l'accetazione dell'altro.

Galleria immagini del Corriere della Sera sul movimento LGBT+

Un interessante podcast sugli inizi e l'evolversi di tale movimento è prodotto da Costantino Della Gherardesca su Speaker: "Le radici dell'orgoglio". 

Cercano sottoscrittori e spero che qualcuno si faccia avanti, così da sentire altre puntate.


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