venerdì, aprile 13

simbolo BDSM


 
Alcune immagini non sono disponibili a causa della chiusura di una pagina web dello stesso creatore del simbolo “The Emblem Project” http://emblemproject.sagcs.net/)

Volete un simbolo per farvi riconoscere da coloro che praticano BDSM “estraneo” alla massa?
Purtroppo questo è uno dei più diffusi.
Partiamo dal principio.
Cosa significa?
E’ un triscele, ovvero raffigurazione di qualcuno o qualcosa diviso in tre parti o con tre gambe (qualcuno potrebbe dire che è il simbolo adatto perché siamo tutti sessualmente molto dotati, non sono qui per smentire nessuno….)

Di base il simbolo è molto antico, alcuni lo collegano ad un simbolo celtico, secondo altri il triscele ha origini indiane, precisamente del dio Ball, che comanda il tempo, le cui tre parti appunto rappresenterebbero il presente, il passato, il futuro. Secondo altri nasce sull’ isola di Man.

La forma che si usa oggi è mutuata dalla descrizione che viene fatta nel romanzo Histoire d'O dell'anello dato alla protagonista come simbolo della sua servitù.

Comunque nel nostro caso ha questi significati :

  • Rappresentano i tre ruoli, quello del Dominante, sottomesso, Switch (ovvero colui che riveste alternativamente entrambi i ruoli).
  • I tre sessi, uomo, donna, terzo sesso.
  • Rappresentano le tre leggi sano, sicuro, consensuale, ( questo escluderebbe l’uso del simbolo ai seguaci del RACK o ai Gorean)
  • Divide il significato della parola Bdsm
  1. Bondage e Disciplina (BD);
  2. Dominazione e Sottomissione (DS)
  3. Sadismo e Masochismo (SM)
  • Una forma stilizzata di un braccio che sculaccia in continuazione o una sferzata(ma non doveva rappresentare tutti?)
Dalla sua evoluzione è stato scelto un simbolo che ricorda lo Yin o lo Yan per rappresentare la completezza solo se restano insieme, che si compenetrano l’un con l’altro.

Lo sfondo nero è il lato oscuro della nostra sessualità, racchiuso nel cerchio perché controllato, limitato.
Infine i tre buchi rappresentano comunque l’incompletezza delle tre parti, che seppur unite non racchiudono mai tutto l’insieme. Per alcuni è l’imperfezione, ovvero il fatto che nessuno può rivestire  interamente il proprio ruolo o che può solo coinvolgendo altre persone, a dimostrazione del bisogno dell’altro/altra.

Se ci si  vuole differenziare si usa la regola base per tutti i simboli, destra sottomissione, sinistra dominazione( casuale che la dominazione stia a sinistra?…Pensate alla simbologia cristiana…).

Anche se alcuni in questo caso per rendere il simbolo più universale possibile non adottano in questo ambito tale distinzione.

Devono essere di metallo, o color metallo, simboleggiano le catene della costrizione o la forza.
COSA NON LO E’

Questo è il simbolo celtico originale.

Bianco con i punti a posto dei fori era lo stemma di un'antica famiglia di Okinawa e da allora è diventato l'emblema di una forma di arti marziali di Okinawa.


Tutto rosso, questo triskele è l’emblema di una scuola buddista.










Questo triskele è il logo del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.










Simbolo taoista, noto come Taegeuk. Ci sono molte variazioni usate dai differenti gruppi taoisti. I colori, l’uso dei punti ed il significato, cambiano. Il nome deriva dalla parola cinese “Tae” (allegria) e “Geuk” (eternità). Triskele simili sono anche usati in molte tradizioni buddiste.

VARIANTI E COSA POTREBBE ESSERLO
Siccome questo simbolo è proprietà di una persona, con tanto di copyright, che si è arrogata il diritto e la  presunzione di etichettare diverse varianti come “non simboliche” come se la sua fosse l’unica, parlando a nome di tutti e per poterci speculare, potete benissimo usare queste varianti.
PER QUESTO LA FORMA SOPRA CITATA MI STA SUL CAZZO!

Non hanno una storia particolare, sono “liberi”, usateli.

Questa per molti è la vera forma dell’anello nel romanzo Histoire d'O, però ha anche altri significati, è una variante dell’emblema celtico, è diventato il simbolo del Nazionalismo Bretone, un movimento per l’indipendenza politica della regione francese della Britannia. (Però almeno i franco-bretoni e i Celti non pretendono di essere pagati).

Alternativa versione nata sul web ad opera di un misconosciuto inglese.

Variante di Passero che mette in risalto le tre leggi del sano, sicuro, consensuale.


 

Variante omo – lesbo   creata da Joey Blu, che l’autore del trischele  su cui specula ritiene legittima (un poco meno di presunzione no?).


Dico io, siccome è un simbolo nuovo, nato a metà degli anni 90, nato per riconoscersi senza che altri sappiano, non potremmo usare qualcosa su cui nessuno guadagna?

Se volete aiutarmi a creare un portale dove potete inserire annunci, creare incontri, parlare, confrontarci, potete farlo QUI



(tradotto parzialmente da “The Emblem Project” http://emblemproject.sagcs.net/)
The BDSM Emblem is copyright 1995 by Quagmyr@aol.com who maintains the copyright in order to protect the symbol. It is freely available for all educational and non-commercial use within the BDSM community without charge. The explanatory text is copyright 1995, 1997 byQuagmyr@aol.com and used here by permission.





32 commenti:

  1. Tu talvolta mi sorprendi proprio! Che bella lettura per un'antropologa questa su un simbolo, i suoi significati, le sue trasformazioni.

    Il deficiente che ha bloccato il disegno non può bloccarlo come simbolo, però: può mettere copyright su uno specifico disegno ma non sulle sue varianti né sui suoi significati. Può appunto solo vedersi riconosciuta la proprietà del 'disegno in sé', ma non dell'associazione tra questo e uno o più significati, né l'associazione tra questi e tutti i possibili disegni a rappresentarli. Queste cose sarebbero impossibili ad attuarsi, oltre che prive di senso, perché i simboli, come dice Turner, sono segni socioculturali dinamici: è come voler regolamentare la proprietà dell'aria di una città :-)

    RispondiElimina
  2. Dirgli deficiente è fargli un complimento.

    Comunque, vedi il sadomasochismo con i suoi simbolismi è molto antico, come il bondage, però da poco abbiamo si è sentito il bisogno di separarci nettamente dai violenti.

    La storia contemporanea del Bdsm come lo conosciamo oggi inizia nel 1971.

    Anche se la scintilla di questo desiderio di autodeterminazione parte da molto più lontano.

    Ma di questo parlerò meglio nei prossimi post.

    Non perché non ci siano state persone che comunque pur non avendo regole codificate o scritte non rispettassero la consensualità o aborrissero la violenza, semplicemente si viveva a contatto in una grande zona grigia, fino a che non si è deciso di tirare una bella linea.

    Il bello è che appunto siamo una vera e propria comunità, con delle regole pubbliche e private, una cultura, lambiamo delle mode, un nostro gergo, i nostri simboli, diverse visioni filosofiche e delle regole...

    Vogliamo trovarci e riconoscerci insomma.

    Se ci vuoi studiare io la cavia la faccio :D

    RispondiElimina
  3. scusate gli errori nella risposta ma ho scritto molto in fretta ^_^

    RispondiElimina
  4. Anonimo12:14

    Hai un'animo molto "generoso" e un senso innato del sacrificio Cavalier ;-)

    Post interessante...

    RispondiElimina
  5. Noir Velour@ Sono un orsacchiotto di peluches col frustino U_U

    Mazza o........

    RispondiElimina
  6. @Minerva.. sei un antropologa ?!
    Che bel lavoro! Hai fatto dello studio dell'alterità la tua vita ;)
    Un caro saluto
    Sole

    RispondiElimina
  7. A me quell'anello piace tantissimo a prescindere. Che succede se lo indosso? E' possibile che mi ritrovi improvvisamente legata come un salame? ;)

    RispondiElimina
  8. OrsaBIpolare@ così all'improvviso, da dietro le spalle senza che capisci perché...Poi dopo che ti hanno insalamata ti buttano su un cargo battente bandiera liberiana.

    Dalle memorie di Orsa:"Per due anni girai il mondo e non seppi mai che cazzo trasportava quel cargo, ma forse un giorno lo capii: droga!"

    (cit. famoso film di Verdone)

    :D

    RispondiElimina
  9. Sole Silenzioso@ ho risposto al tuo commento in un post precedente.

    Scusa il ritardo.

    RispondiElimina
  10. Mio caro, come sai per fare ricerca etnografica dovrei convivere per un certo tempo con la 'comunità' oggetto di studio, praticandone la vita quotidiana e le attività 'come se' ne facessi parte io stessa. Quindi no: non ce la potrei fare :-D Però senza dubbio sarebbe un mondo interessantissimo da esplorare con i nostri interrogativi e le nostre chiavi di ricerca. Credo addirittura che ci siano già tesi antropologiche sull'argomento :-)

    [comunque prima o poi dovresti portarmici a una serata, sai quanto sono curiosa! Ma che sia chiaro che quella sera mi introduci solo al contesto e non mi lasci mai sola, e che non ci sia rischio per me di finire in situazioni che non desidero, eh? ;-) ]

    Continua a raccontare, ché è davvero interessante :-)

    @Sole silenzioso: l'antropologia ti cambia il modo di pensare alle persone e alle relazioni, è qualcosa di molto forte, non è solo un lavoro: è proprio una scelta di vita. La più luminosa e felice che potessi fare, malgrado non riesca quasi a mettere insieme il pranzo con la cena :-)

    RispondiElimina
  11. Minerva@ Cara Minerva ho come l'impressione che potresti vivere con noi come con i gorilla senza farti crescere il pelo sul petto :D

    In sincerità, credo proprio non ti piaccia l'idea di essere sottomessa...Dimentichi una cosa...Potresti anche Dominare.

    Con la tua sensibilità "erotica" ne faresti impazzire di uomini, o di donne. Ti basterebbe una buona guida e ti assicuro che possiamo passeggiare come Mosè sul Mar Rosso!
    Non prendertela a male ma ti sto facendo, dal mio punto di vista, un complimento che non leggi o senti spesso da altri Master.

    Per quanto riguarda andare ad un festino...Non chiedo di meglio! Ti spiego, io e te si fa nisba, nada, niente! Ti starei vicino, vicino, non ti lascerei MAI!

    Però avrei dei benefit innegabili, mi divertirei con una persona che stimo, poi vedendomi ben accompagnato incuriosirei altre "slave", che siano libere o con altro Master questo è da vedere, per cui...Pur non lasciandoti mai avrei occasione di fare nuove amicizie ^_^

    Ovvio se vuoi evitare di essere infastidita le possibilità sono due, o fingo io di essere tuo succube, oppure lo fingi tu...

    L'etichetta imporrebbe come mia slave(non dobbiamo fare niente di particolare ti basterebbe chiamarmi Padrone e darmi del lei) che non possono rivolgersi direttamente a te, ma intercedere attraverso me per sapere se sei disponibile.

    Se poi qualcuno comunque lo facesse per rispettare la "commedia" tra te e me dovresti semplicemente farlo presente anche se io ti resto di fianco e rimetterei le cose in ordine pacificamente.

    Ecco un'altro aspetto della nostra cultura che salta fuori.

    Comunque mi fa piacere che riesco ad essere interessante quando inserisco un articolo.

    RispondiElimina
  12. Questa conversazione mi sta divertendo da matti :-D Rispondo puntualmente (come mio solito - sai, noi ricercatrici siamo delle precisette!).

    1) Intanto non me la prendo a male dei tuoi complimenti - pur se appunto un po' fuori dalla norma, ma come sai non bado a queste cose - tutt'altro. Ciò detto, tu mi scrivi "Potresti anche Dominare"..
    Beh, credo che non riuscirei neanche a fare quello, ovvero la predisposizione potrei anche averla, ma eticamente non ci riuscirei neanche un istante e neanche per gioco. Sta proprio fuori dal mio pensiero, quello del dominio di una persona sull'altra :-)

    2) Rispetto all'andare a un festino, la cosa mi incuriosisce, come ti ho detto, ma temo avrei difficoltà a fingere quel ruolo: dovrei davvero pensare d'essere un'attrice che sta interpretando un personaggio più che una curiosa che sta dicendo una bugia per partecipare, ché se la pensassi in termini appunto di menzonga/inganno, mica ci riuscirei! Io sono trasparente - mi si legge in faccia ciò che penso. E poi sono un impiastro, magari brillante di lingua e un po' perversa di mente e parola, ma mica una che fa girar la testa per bellezza o fascino. Io le persone le faccio sorridere o le diverto proprio: sono proprio una ragazzina prepotente, buffa e schiva, niente reggicalze e atteggiamenti sofisticati! :-)

    3) Non hai bisogno di dirmi che non faremmo cose losche, io e te, già sappiamo: apprezzo molto, invece, che non mi lasceresti sola un istante ;-)

    Ci penso. Anche se appunto non mi sento così adeguata anche solo a vedere di persona una volta come funziona il tutto. In compenso potrei formare te come 'antropologo dilettante' e darti indicazione su temi e domande per sviscerare/analizzare quella realtà, così da realizzare la tua 'etnografia (auto)riflessiva' di quel mondo, se ti facesse piacere ;-)
    [quello che stai scrivendo è già in sé molto interessante, ti ho detto quest'ultima cosa solo perché professionalmente io ho il mio metodo di indagine e non sono restia a condividerlo: l'antropologia ci aiuta a conoscerci reciprocamente nelle nostre diversità e da qui a dialogare e convivere, sarebbe meschino, per come la vedo io, non diffonderne le pratiche].

    Un bacio (questo sì, tra amici possiamo permettercelo).

    RispondiElimina
  13. Divertente risponderti, anche se devo assumere una segretaria per trovarmi un buco per farlo :D che sia bionda, che ami le scarpe col tacco...Qualcuna di quelle che mi legge assiduamente capirà.

    1)Interessante che tu abbia tirato fuori l'etica, sarebbe consona se la controparte non fosse consenziente; così però non è, ti assicuro che si VEDE ad occhio nudo la soddisfazione è il godimento di un sottomesso, prima dagli occhi poi dalla tensione sessuale del corpo. Se con il tempo approfondissi un simile rapporto e fossi brava, attenta, ti prendessi cura dell'altro mentre giochi, ti assicuro leggeresti la gioia nell'altro.

    2) Guarda io sabato credo di partire per un evento, non ti chiedo di venire, assolutamente no, troppo poco preavviso, poi mi prendo un lungo periodo di pausa e ricomincio a Settembre.
    Se il locale nuovo dove sto per andare tra pochi giorni è tranquillo(vedo come è organizzato, credo bene leggendo chi bisogna contattare, gente seria) a Settembre ci prendiamo sto benedetto caffè e se poi decidi di venire vieni, altrimenti ci siamo salutati di persona, che va bene comunque.

    Non ho potuto inserire sul blog l'evento perché non ho ricevuto il nullaosta della persona che mi ha inviato l'avviso.

    3)Diciamo che è scontato ^_^

    Informami pure, io sono sempre assetato di sapere.

    RispondiElimina
  14. Anonimo11:32

    Non ho avuto la pazienza di seguire la discussione ma ho letto il post.
    D'ora in poi guarderò le mani di tutti!!!

    Casa è un posto, punto.

    Sei di una precisione quasi didattica.
    L'uso dei simboli di appartenenza fa parte del nostro bisogno di colmare un aspetto tribale che va molto molto indietro nei tempi.
    Pare che il Sè per essere abbia bisogno di appartenere.

    RispondiElimina
  15. Eli@ cercalo con attenzione così scorgerai lo zozzone/na di turno.....

    Comunque fai caso a tutto, magliette, orecchini, tatuaggi...

    A volte è vero tendo al didattico, spero non al palloso.

    RispondiElimina
  16. Anonimo21:16

    Zozzone l'hai detto tu. Io non lo penso.

    Solitamente sono cmq attentissima ai dettagli, sono la nostra punteggiatura.
    Casa è un posto, in effetti è errato se si intende un luogo. Avevo spezzato la tua frase per renderla più efficace.
    E' un luogo non luogo, è l'essenza.
    Palloso non direi, anzi.

    RispondiElimina
  17. Eli@
    Zozzone era in senso ironico, per prendermi/ci un poco in giro. ^_^

    Sì credo che sia l'assenza a fare la differenza. Grazie per aver detto di aver rimarcato, pensavo fosse una visione diversa del concetto "casa".

    Grazie dell'attenzione e un bacio.

    RispondiElimina
  18. Meno male che hai scritto "citami". Vedo che l'abitudine prosegue :)
    MDS

    RispondiElimina
  19. Mastro De Sade@ scusa ma non ho capito... (tradotto parzialmente da “The Emblem Project” http://emblemproject.sagcs.net/)

    RispondiElimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. Chiariamoci ho utilizzato in parte gli scritti dell'autore del simbolo, come hanno fatto anche altri, forse anche tu, non so.
    Allora? Perché ti vorresti arrogare il diritto di aver scritto un articolo originale? Io casomai ho aggiunto qualcosa, ricordando che appunto alcune considerazioni sono prese dal creatore stesso...

    Che cito in fondo all'articolo...

    Vabbè dai......lasciamo perdere....

    (tradotto parzialmente da “The Emblem Project” http://emblemproject.sagcs.net/)

    RispondiElimina
  22. Tra parentesi, se si sapesse leggere si capirebbe che alcune parti non sono un mio parto ma frutto originale del signore che ha creato il simbolo.

    "Siccome questo simbolo è proprietà di una persona, con tanto di copyright, che si è arrogata il diritto e la presunzione di etichettare diverse varianti come “non simboliche” come se la sua fosse l’unica, parlando a nome di tutti e per poterci speculare, potete benissimo usare queste varianti."

    Se permetti, ho ricollocato alcuni significati rispetto all'autore dandogli un uso diverso, ed un'interpretazione possibilitativa solo mia, che diversamente dall'autore non considero tutto come non simbolico.

    Ripeto, allora?

    RispondiElimina
  23. Senza contare la mia analisi iniziale sulla nascita del simbolo che certamente il signore che ha inventato il simbolo non prende in considerazione, come altre cosette in giro per l'articolo.

    Sinceramente non vedo perche' del fare battute inopportune.

    RispondiElimina
  24. ecco, signor cavaliere. qui però ci sono tutti i riferimenti anche da dove arrivano quelle immagini. oddio è un "pochino" più complesso del tuo ma è il quanto.
    cita le fonti altrimenti è solo immeritata attribuzione.

    http://www.mastrodesade.org/2011/02/alcune-verita-confronto-dal-mio-punto.html

    RispondiElimina
  25. Caro signor de Sade, per quanto riguarda le immagini esse sono prese da internet, come ho anche detto nel disclasimer, che si dovrebbe leggere.

    Che ho preso senza minimamente leggere il suo articolo, che le ricordo è presente nel web da molto tempo, ed è molto conosciuto.

    Tanto è vero che io ho preso le immagini da altro sito che non è il suo che sembra a sua volta averlo preso da lei.

    Ripeto, non essendo lei l'autore originale del simbolo e delle varie differenze, come hanno fatto sicuramente persone prima di lei e di me, di cosa stiamo parlando?


    Fine, spero che la discussione termini QUI, anche perché io ho sempre avuto l'accortezza di citare le fonti.

    Spero che le sia chiaro e la smetta.

    Grazie.

    RispondiElimina
  26. Mastro De Sade@ Sono anche costretto a correggermi "alcune" immagini sembra che altri abbiano preso da lei, come potrà notare altre non si vedono, perché riportano ad indirizzi non più raggiungibili, a LEI non attribuibili.

    Perché continuare a dichiararsi autore di qualcosa che non le appartiene?

    Distinti saluti.

    RispondiElimina
  27. Come detto l'argomento mi pare si sia esaurito, leggere il post, cercar di non comportarsi come bufali è sempre più consigliabile, anche perché non ho intenzione più di vedere una tiritera del genere, per cui nel caso ci siano contestazioni sulla paternità di un opera o mi argomentate mandando una mail oppure carissimi potete anche lasciar perdere, internet è grande, girate a largo.

    RispondiElimina
  28. Avendo riguardato il sito, creato nel 95 il fatto di averlo magari tradotto prima, non dà alcun diritto di paternità dell'opera, mi dispiace per il "non" signore Mastro de Sade ma non esiste alcun obbligo di citazione.

    STO PARLANDO DELLE PARTI PRESE DALL'AUTORE DEL SIMBOLO.

    Sarebbe come se Feltrinelli citasse il diverso traduttore della Mondadori presentando Moby Dick.

    Si metta l'anima in pace.

    RispondiElimina
  29. Anonimo18:57

    Ciao Cavaliere, solo un passaggio per dire che quella è la mia mano, il mio anello ed il mio pavimento di casa :)
    Mi fa piacere che tra tutto quello che esiste nel web in merito tu abbia scelto una mia foto.
    Un saluto.

    RispondiElimina
  30. Ciao, che cosa simpatica avere il commento dell'autore della foto, e grazie per l'implicita possibilità di usare la tua immagine.

    RispondiElimina
  31. Anonimo11:35

    Di nulla Cavaliere, in fondo è un simbolo che, nel bene e nel male, lega tutti noi che abbiamo questo 'particolare' stile di vita.
    Io ne sono fiera.
    Un saluto

    RispondiElimina

Siete pregati di non scadere mai nel turpiloquio, andare contro le leggi vigenti in Italia e usare questa mail per eventuali contatti: silvestrogatto@live.com

Nella versione WEB sono presenti altre possibilità di contattarmi.
Ricordate che state sempre parlando con esseri umani, anche se dietro la tastiera.