L' altro ieri ho paventato che inavvertitamente il papa avesse aperto uno spiraglio verso il sesso gay, avevo visto giusto, era un lapsus.
Oggi torna a ribadire: L'omosessualità è una grande prova» di fronte alla quale una persona può trovarsi, ma «non per questo diviene moralmente giusta. Anzi: rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto. Inoltre essa «non è conciliabile con il ministero sacerdotale, perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso».
A volte dispiace avere ragione…
In effetti una mezza verità l'ha detta... il celibato come rinuncia non ha alcun senso. Si risolverebbero molti problemi sacerdotali assai più gravi di quelli paventati dal papa, che problemi non sono.
RispondiEliminaCome sempre ti ringrazio dei commenti, ovviamente il fatto che non si sposino ha radici profonde, onde evitare che nel medioevo vi fossero attribuzioni di idscendenza nei beni gestiti nella Chiesa si è vietato che si sposassero, altro che dedicarsi di più al proprio magistero.
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