mercoledì, febbraio 20

prova scientifica sviluppo sereno dei bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso

 

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Guardate la foto, somiglia a tantissime foto di bimbi felici, che vive un momento sereno e felice che lo ricorderà nel tempo riguardandola.

Sono zio e padre? Migliori amici? Cugini? No, sono compagni, una famiglia felice.

Lo ammetto fino a poco fa anche io pensavo che le coppie gay e lesbo dovessero avere gli stessi diritti, ma i figli no, hanno diritto ad un padre ed una madre, che è la situazione ottimale; poi piano piano qualcuno mi ha fatto notare che questo allora riguarderebbe anche l’adozione dei single, verso cui sono assolutamente favorevole, in fondo anche lì non esiste la coppia canonica, anzi non c’è proprio la coppia.

Ho riflettuto poi sul fatto che già esistono le coppie gay con figli ci sono, si declinano al femminile, quante donne ci sono che incinte hanno già una famiglia con una persona dello stesso sesso, si lasciano con i propri compagni e si innamorano di altre donne, ed infine ho riflettuto sulla realtà identica al maschile.

Mi sono poi chiesto se data la situazione già esistente non esistano studi psicologici, sicuramente certe realtà si sono create da tempo, possibile che nessuno se ne sia interessato?

Una coppia di donne austriache hanno fatto ricorso perché la nuova compagna possa adottare ed essere riconosciuta come genitore (link sentenza adozioni gay) ed il tribunale ha ritenuto che non ci siano le condizioni per discriminare in base al sesso, una scelta giuridica e sociale, proprio mentre si inizia a parlarne anche qui. 

In questo interessante articolo sul Sole24ora, il professor Paolo Legrenzi è docente di Psicologia all'Università Ca' Foscari di Venezia ed analizza certi studi ed i propri sviluppi, concentrandosi alla fine sull’unico ostacolo reale, la discriminazione, strisciante o meno di come vengono visti.

Questo sforzo però non riguarda esclusivamente le coppie interessate, è compito di tutti far capire che essere gay non significa necessariamente essere cattivi o buoni genitori, perché non dipende dai genitali:

Cercherò di rispondere a una questione più psicologica: uno sviluppo umano sano ed equilibrato richiede necessariamente che un bambino sia allevato e educato da genitori di sesso diverso? Le ricerche sui bambini con genitori dello stesso sesso sono iniziate con l'esame dei casi di figli che erano nati in famiglie eterosessuali, poi divenute omosessuali in seguito a divorzio dei genitori.

 

Le ricerche, riassunte da Stacey e Biblarz (American Sociologica Review, 2001), non hanno trovato differenze rilevanti tra i bambini allevati nei due tipi di famiglie confrontando diverse variabili (che qui devo omettere). E tuttavia queste ricerche non potevano escludere che l'assenza di differenze fosse attribuibile all'influenza positiva della famiglia originaria, quella in seguito divorziata. È quindi cruciale la situazione in cui genitori dello stesso sesso educano figli fin dalla nascita. Una prima ricerca, con visite e colloqui realizzati su un lungo arco temporale, ha studiato bambini, allevati fin dalla più tenera età, da coppie lesbiche. Sono state esaminate le auto-rappresentazioni dei bambini e le preferenze per i giochi di ruolo.

 

Di nuovo, non si riscontrarono differenze. Questo tipo di ricerche, in seguito, è stato perfezionato con campioni estratti a caso da ampie banche dati. I risultati replicarono i precedenti. A loro volta le categorie professionali dei pediatri, dei medici e degli avvocati statunitensi tennero conto di queste conclusioni nelle loro scelte operative (cfr. Legrenzi, Le famiglie arcobaleno, Il Sole 24 Ore, 4 ottobre 2009).

 

Almeno per uno psicologo, è ancora più rilevante la questione dei diritti dei figli a una crescita serena e armoniosa. E allora non sono sufficienti i risultati emersi studiando i diversi tipi di famiglie. È cruciale anche l'esame degli ambienti di vita in cui le famiglie sono inserite. In altre parole, non basta accertarsi che il benessere dei figli dipenda dall'armonia della coppia, indipendentemente dal sesso di chi la compone, ma bisogna anche prendere in considerazione il ruolo dei per-giudizi a scuola e negli altri ambienti di vita extra-familiari (anche il pregiudizio è, purtroppo, un giudizio).


Sole24Ore

3 commenti:

  1. Per lavoro mi sono occupata diversi anni di adozione, la questione non é semplice e non va vista in termini banali quali "gli vorrò bene come se fosse mio" perché tuo non lo sarà mai, lo potrà arrivare ad essere mentalmente ma sarà sempre e comunque una filiazione diversa da quella organica ( non saltare subito su petulante ho detto diversa non peggiore o migliore),personalmente ritengo che questo che é il nodo cruciale del l'adozione possa essere più facilmente sciolto da una coppia gay piuttosto che da una coppia etero .. Non mi dilungo nelle spiegazioni sul perché la penso così. Ad ogni modo finché nn gettano una bomba sul Vaticano la vedo difficile in Italia purtroppo!

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    1. Stefania di solito non petulo. ^____^ (la mia compagna Stregatta potrebbe non essere concorde.

      Non nego che sarebbe comunque diverso da una filiazione naturale, sia che adotti una coppia etero che una coppia gay, però ritengo che nella scelta delle persone le preferenze sessuali basate sul genere non influiscano sulla genitorialità.

      Speriamo che questa semplice constatazione arrivi a più gente possibile

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  2. Penso anche io che non influiscano sulla genitorialita, sul l'educazione si. Genitore di ristrette vedute educherà con ristrette vedute e il contrario... In linea di massima poi non sempre le equazioni riescono con il buco. Sei petulante sei petulante non c'é bisogno che la tua compagna lo testimonii c'é ne accorgiamo anche noi ;-))

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