lunedì, luglio 29

do et des - des et do





Do et des…des et do

Passi metà della tua vita a cercare l’equilibrio tra le parti, la coerenza nell’agire, la serenità nel pensare rimbalzando in continuazione tra le tue contraddizioni, con tua madre che ti dice sempre che vai da un estremo all'altro, finchè un giorno decidi che al posto di combatterti forse vale la pena di accettarsi.
Allora scopri che sei tutto e il contrario di tutto, come tutti, ma perfettamente fifty/fifty, l’unica costante in equilibrio con te è infatti che non c’è una parte che sovrasti l’altra, sono perfettamente complementari. 
Quindi sei troppo oppure poco, sei pigra e lenta come un bradipo ma vorace di velocità da non fermarsi mai, fumi e bevi e...ma fai sport e mangi kg di verdure, sei logorroica da sfinimento e laconica come una tomba, sei intelligente e brillante quanto ottusa e monotematica, sei candida e sei perversa, sei dolce come il miele e aspra come un limone….qualcuno usa guarirsi mischiandoli insieme…forse allora puoi essere anche una medicina, sicuramente insegni pazienza e tolleranza perché ce ne vuole tanta, davvero tanta, per stare con me.
Doppia come il mio ascendente, doppia nei miei umori, nei gusti, nell'amore, doppia nella mia sessualità…naturalmente.



La parte sottomessa ha origini lontane, lontanissime…eppure ne ho preso coscienza appena un anno fa.
Una sub inconsapevole per 38 anni.
Ho vissuto un sessualità che trovavo strana e naturale al tempo stesso, sicuramente la sentivo, ma non la capivo…Lo sapevo che esistevano i sado-masochisti ma mi ero fatta un’idea diversa, l’idea comune di una malattia espressa perlopiù nell’infliggere e ricevere dolore, forse più come espiazione di disordini mentali che pura sperimentazione emotiva e fisica.
Quando ho compreso davvero la mia natura sono tornata indietro nel tempo e ho dato un senso a tutte le mie esperienze sessuali, sia quelle felici che quelle infelici.
Tutto era così semplice.
Così lineare che continuo a interrogarmi sulle ragioni della mia cecità. Ma per tanti anni non ho voluto vedere… mi ero costruita un muro attorno, come fanno in tanti, e barricata nel mio feudo vivevo un esistenza a metà, una castello perfetto con uno stabile ponte levatoio per farmi uscire senza cadere nelle acque torbide del fossato che mi circondavano. Forse era un castello in aria frutto delle mie illusioni e un bel giorno è arrivato un tornado che si è portato via tutto: illusioni, costruzioni, barricate, perfezioni…e finalmente ho visto.
Ho visto la mia infanzia prima e la mia adolescenza poi.
Ho visto le mie masturbazioni infantili…quello strano modo di godere a pancia sotto trattenendo la pipì fino a scoppiare e la paura che qualcuno entrasse nella stanza…perché lo sai che il piacere è sbagliato…forse per questo ho smesso di farlo nella pubertà quando tutti gli altri iniziano…
Ho visto la mia prima volta a 17 anni buttata via in fretta con un uomo molto più grande di me perché era solo un peso di cui volevo liberarmi, perché per me il sesso e l’amore sono sempre stati due elementi staccati, uno è fisico e l’altro è emotivo…solo molto più avanti ho scoperto che si potevano anche combinare insieme e che il risultato è ideale.
Ho visto il mio primo Padrone, un mio coetaneo sedicenne, che per me era solo amico, ma che mi faceva divertire. Riusciva a tirare fuori quella strana parte torbida dentro di me che mi stupiva e affascinava facendomi sentire sporca ma viva, eccola la mia parte istintiva che mi completava…anche se me ne vergognavo da morire, perché d'altronde ci hanno detto che è così.
Mi ha insegnato a far godere un Re adorandone in completa sottomissione il suo scettro, ad ascoltare i suoi sospiri e il suo corpo per comprendere come rendergli devozione assoluta. Mi ordinava di indossare gonna e calze autoreggenti, mi portava in giro facendomi esibire davanti a lui e a sconosciuti sguardi indiscreti...”allarga le gambe, così…brava”…quanto mi piaceva quando mi diceva così, quanto mi piaceva gratificarlo.
Poi dopo di lui per tanto tempo niente, tanta vaniglia e tanti mattoni nel caravanserraglio dentro il deserto della mia anima divisa.
Poi mi innamoro…sono già donna fatta, ho 27 anni.
Dopo appena un mese, mentre facciamo l’amore sento che manca qualcosa...è troppo silenzioso…”parlami” gli dico…”non voglio frasi d’amore…voglio insulti”.
Passa ancora qualche mese e sento che ho bisogno che mi prenda brutalmente, come se fossi una cosa solo sua, ho bisogno di forza, ho bisogno di sentire…”picchiami” gli sussurro…lui è incredulo e spaventato ma mi tira un schiaffo…a me piace, ma non era esattamente quello che cercavo…non lo sapevo nemmeno io cosa volevo.
Un giorno lo guardo adorante e con tutto l’amore che ho dentro mi dichiaro “cosa posso fare per te Padrone?”...lui rimane sbalordito, mi dice che non è il mio padrone, che ha rispetto di me, che non sono una sua proprietà, di non chiamarlo mai più così…io mi sento terribilmente ferita, triste, ho offerto me stessa sinceramente…
…forse ho usato le parole sbagliate…
Negli anni mi faccio legare, mi faccio urinare, mi faccio bendare, mi faccio schiaffeggiare…in modo assolutamente inconsapevole mentre lui mi guarda e mi dice " hai qualcosa dentro che vuole uscire...si vede nei tuoi occhi".
Un giorno, poco più di un anno fa, mi sveglio, la mia muta ha inizio e scopro che tutte queste pratiche che io ho sempre fatto chiamandole “sperimentazioni” sono raccolte nell’esaustivo acronimo BDSM…e fu così che incontrai Cavalier Amaranto.
Stupita della mia natura appena svelata ne volevo sapere un po’ di più, mi divoro il suo blog e lo contatto.
Mi insegnerà tanto…tutto. Mi insegnerà addirittura ad avere il mio primo orgasmo da adulta. E mi farà ritrovare l’altra parte….quella rimasta nascosta. Quella che ora è uscita ed è affamata di esperienze, anche se ancora in cerca della giusta situazione. 

Così ho scoperto che naturalmente sono switch…fifty/fifty…

Do et des
Ti sottometto, ti regalo il piacere, l’abbandono, il contatto più profondo con te stesso e ricevo la tua adorazione, perché sono la Dea capace di farti provare tanto, perchè ho il governo del tuo godimento, il controllo del tuo desiderio e sento dentro una forza e un potere che mi assale facendomi sentire magnifica. Ti guardo costantemente perché vederti godere mi fa sentire onnipotente

Des et do
Mi sottometto, ricevo la Tua protezione, la Tua sapiente ricerca del mio desiderio, le sensazioni che solo Tu puoi farmi provare, il bruciore della frusta e la tua mano gentile che mi massaggia, perché Tu conosci il mio corpo meglio di me stessa e Ti dono ogni parte di me per ringraziarTi e onorarTi per tutto quello che fai, per tutto il piacere che mi riservi…sono solo un inutile essere davanti alla Tua magnificenza. Tengo gli occhi sempre chiusi perché voglio solo sentire la Tua voce e il mio corpo che si contrae al Tuo volere.


Do et des - des et do


11 commenti:

  1. Ti ammiro, perché hai sempre "cercato". Io ci ho messo anni per fare la mia prima richiesta e dopo il suo rifiuto, e quel suo sguardo scioccato e deluso, ho soffocato i miei desideri per tanti anni vergognandomi anche solo di averli espressi ad alta voce.
    un bel posto :)
    buona serata

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    1. Grazie Gatta Bianca sono davvero lusingata
      Conosco bene la delusione di cui parli e la vergogna che hai provato, sentire costantemente il senso di oppressione per quella parte isitintiva inespressa che scalpita ferocemente per uscire. Per me è stato facile finché non l'ho compresa, finché non l'ho definita.
      Adesso non sarei più capace di tornare indietro e di nasconderla.
      Sono dell'idea che tra simili ci si annusi e ci si riconosca, anche senza saperlo. Ma se una metà è consapevole e l'altra ha paura di svelarsi e si costringe nella negazione dei propri istinti si può gradualmente aiutarla a prenderne coscienza senza quasi se ne accorga.
      Una giusta modulazione per creare lentamente un nuovo gioco.
      Se non hai sentito nell'altro quello che cerchi...beh...le strade purtroppo credo siano solo due, come fanno tutti: o rinunciare o guardare altrove.

      Qualunque direzione tu scelga non smettere mai di cercare.

      Buona serata anche a te :-)

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  2. Un post molto sincero. E' bello sapere di non essere le sole ad avere una sessualità complessa. Forse più si è giovani, più è facile accettarsi, proprio perché con internet si viene a contatto con altre persone che hanno avuto esperienze, e con cui si può parlarne in libertà, senza pregiudizi.
    Una volta doveva essere ancora più difficile.
    Bonne nuit Stregatta

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Grazie Rosalie

      io sono tutta complessa! Ma almeno non sono più complessata ;-)
      Sicuramente internet aiuta, io senza internet chissà se mai lo avrei scoperto che cos'era il bdsm...
      avrei di certo pensato di essere malata senza poter confrontarmi con i miei simili, come per esempio, in questo blog.
      Si, si...aiuta, aiuta molto.
      Da questo punto di vista siamo molto affini alle comunità gay secondo me...insomma non credo che ci sarà bisogno di fare un BDSM pride perchè non abbiamo diritti da rivendicare ma solo un pregiudizio da stroncare, però scoprirsi masochista o lesbica ti pone davanti ad un'accettazione counque difficile di fronte alla cultura che ci è stata inculcata.
      Sull'età non saprei...prendere consapevolezza di noi stessi, nel senso più completo del termine, può accadere a 20 come a 60 come mai.
      Strettamente soggettivo, ogni percorso individuale è per forza diverso.

      Una volta più difficile...mmhhh...non so
      il sadomasochismo è vecchio come il mondo o si faceva nella stanza da letto o si esprimeva in un altro modo, pensa all'autoflagellazione in uso negli ordini monastici e all'Inquisizione...
      Forse non si ponevano troppo il problema a quei tempi

      Fais de beaux rêves Rosalie

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    3. Sono d'accordo, avere delle preferenze sessuali particolari equivale per certi versi a scoprirsi omosessuali (con le dovute differenze).
      Io a scrivere narrativa porno/erotica affronto tutti i giorni i pregiudizi di chi non capisce i desideri altrui. E le discussioni che ne nascono (anche sul mio blog) a volte mi fanno sorridere, a volte mi sconfortano: sembra che se un essere umano non si eccita con il semplice sesso alla vaniglia allora è un pervertito senza ritegno.
      Ottusità tipo queste sono davvero pietose.

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    4. Interessante quello che fai...

      La penso come te su tutto, ma non mi sconforta l'ottusità delle persone. Anzi di solito attirano la mia attenzione e le interrogo sulle loro motivazioni per capire gli effetti che la società ha impresso su di loro.
      Spesso un atteggiamento critico nasconde solo una profonda frustrazione, è come spostare il problema su un altro fronte al posto di affrontarlo e cercare nel sesso emozioni per entrare in contatto con sè stessi senza però davvero riuscirci. Se fossero davvero in pace con loro stessi il mondo sarebbe loro indifferente.
      Il BDSM va molto di moda e dubito che molti di quelli che lo praticano abbiano davvero una natura sadomasochista. Mi sembra possa rientrare molto in un concetto che in sociologia si chiama "sensation seeking" che è puoi quello stato che spinge a provare droghe o comportamenti "estremi" di vario genere.

      A me il sesso vaniglia piace, trovo siano semplicemente due cose diverse. E danno tipi di sensazioni diverse.

      Che dirti Rosalie, il mondo è bello perchè è vario :-)

      Sorrisi lunari))))

      PS. Sicuramente verrò a trovarti presto ;-)

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  3. Bellissimo post, cara Stregatta.
    La consapevolezza di noi stessi...traguardo importantissimo.
    Liberarsi di zavorre, vincoli, tagliare rami secchi e riuscire finalmente ad essere noi stesse.
    Hai descritto tutto in maniera impeccabile.

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  4. Grazie La Rossa, sono commossa...
    Mi ritengo una privilegiata, intorno a me sono troppi a vivere nel buio della propria anima. Troppe facce tristi e arrabbiate in giro, pronti a nascondersi dietro un indice puntato.
    Molti moriranno così.

    Sorrisi lunari )))

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  5. Anonimo11:28

    Leggendo, le tue parole mi hanno fatto riflettere e mi sono posta anche le domande a cui tu hai risposto semplicemente esponendo un tuo percorso! Ho riflettuto sul mio passato su ciò che è successo, cosa pensavo cosa volevo...ma in chiave nuova, in un modo diverso e si, ha aiutato meglio a capire che in effetti tutto ciò che è stato, piccole e grandi situazioni e indizi più o meno nascosti indicavano la via della mia volontà; ed oggi sono ciò che sono, ciò che voglio essere e vivo per come sono. Senza vergogna. Sono felice.
    Grazie di questi pensieri :-)

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    1. Grazie Anonimo
      non c'è niente di più gratificante del sentirsi utili semplicemente raccontando di sè stessi.
      E' un ottimo modo per iniziare la giornata :-)

      Sorrisi lunari)))

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