Non ci riesco Padrone, non ci riesco a stare senza di te. Posso starti
lontana, ma ho bisogno di sentirti presente. Ho bisogno del nostro legame. E
anche se non sono più la tua schiava io sento ancora di appartenerti. Perché sei
il mio unico, solo, adorato Padrone. L’unico uomo che può sottomettere quest’anima
contorta e complicata, l’unico uomo che adoro incondizionatamente, l’unico uomo
che può farmi fare qualunque cosa.
Eppure ti ho sottoposto ad ogni genere di supplizio mentale, ti ho fatto
sopportare di tutto, hai deglutito amare verità e ti ho vomitato addosso la
rabbia che avevo dentro. Sono contraddittoria fino all'estremo, oscillo tra i desideri
più impossibili e le pretese più assurde.
Non ne ho mai abbastanza in questa ricerca ossessiva di sentirmi viva anche
se significa far provare emozioni sepolte, anche se significa tirare fuori
sofferenze lontane, far riemergere sentimenti di dolore.
Ciò che ognuno cerca di nascondere e dimenticare io lo strappo fuori e lo
sbatto in faccia.
E tu?
Tu mi hai raccolto mentre affogavo nel mio abisso, mi hai cullato e coperta
di calore, mi hai nutrita di amore e mi hai fatto sentire meravigliosa come nessuno
mai riuscirebbe.
Mi hai visto crollare milioni di volte in questi due anni e mi hai sempre
teso una mano mentre io mi aggrappavo a te sciogliendo il mare di disperazione
che avevo intorno.
Mi hai vista stringere i denti, sorridere mordendomi le labbra mentre
combattevo i miei umori e raccoglievo la polvere della mia esistenza passata.
Mi hai vista prima mettermi in ginocchio e poi ancora alzarmi.
Infine, in piedi, pronta a spiccare il volo.
Un piccolo bruco si è chiuso due anni fa nella sua crisalide, si è prima
annientato per poi riscoprirsi e rigenerarsi. Infine ad aprile è divenuto
farfalla.
Una farfalla ancora debole, con le ali appiccicose di confusione e stanca
di tutto.
E nella stanchezza la decisione di lasciarti...
cercavo la normalità quando sei tu l’unica cosa normale e sana che mi è
arrivata in tutto questo tempo....
Non ho provato a cercare un altro Padrone, lo so che il legame che c’è con
te non potrò mai averlo con nessuno. Non riesco proprio a pensare di avene un
altro...
Ho provato a giocare è vero, ma le corde per me sono solo un gioco, un esercizio
estetico. Posso legare un’amica, posso legare lui, così come posso farmi legare
da un maestro, ma non c’è quel significato...non è appartenenza.
...non è solo quello certo...
ogni volta ce n’è una, riesco sempre a farti arrabbiare o peggio... a
deluderti.
Io non mi merito di essere una schiava, sono troppo indisciplinata.
Troppo umorale, a volte troppo dominante per farmi sottomettere ed
obbedire.
No... non sono una brava schiava.
E probabilmente nessuno Padrone riuscirebbe, come te, a mantenere saldo il
controllo che io metto in continua destabilizzazione in un’eterna provocazione,
a volte gratuita solo per farti arrivare al limite per farmi punire.
Per arrivare a quel gesto...
La tua mano che accarezza il mio collo e sfiora i miei capelli castani e le
tue dita che mi prendono la nuca fino a chiudersi in un stretta forte facendo
alzare al cielo il mio viso.
Da quell'istante sono tua, senza proteste, senza fiatare...
obbediente, remissiva e resistente fino a quando decidi tu.
A nessuno permetterò mai di tirarmi i capelli...mai.
Vorrei tanto poter essere ancora la tua schiava Padrone. Ho scoperto che
preferisco stare da sola, senza famiglia, piuttosto di rinunciare a questa
parte di me.
Quando scopri tua natura, non puoi più tornare indietro.
Sono infelice senza di te Padrone.
Ma non posso prometterti felicità, come non te ne ho mai promesso...
una come non può offrire certezze, ma nemmeno voglio darti illusioni.
Sono così...stare con me è decidere di vivere in un’eterna battaglia.
Qualche volta si vince un trofeo, qualche volta si rimane trafitti per
terra...
Se non mi vuoi più non posso che comprenderti e so che non mi dimenticherai
mai.
Io non ti dimentico...
e sono qui Padrone... sono qui e ti aspetto.
Brujita
Ed io ti comprendo, situazione simile la mia ma diversa. Com'era tutto così certo e sicuro, un altro è divenuto invece instabile e crudele. La paura la sofferenza... ed io soffro. Tanto. Tantissimo,più di quanto mi sia successo perché quando sai cos'hai e te ne rendi conto, questa cosa che è immensa forte e introvabile in altre persone in altri rapporti, allora soffri.
RispondiEliminaTi abbraccio
I.
Ancora più quando hai consapevolezza di essere l'artefice di tutto e di non poter essere diversa da così...
EliminaI. ti sono vicina <3
baci lunari)))
SdB