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mercoledì, settembre 17
lo zio
Nel post precedente che parla di preoccupazioni materne spero sia saltato all' occhio il bell' esempio di "ziismo" ovvero quella particolare situazione in cui una figura adulta e famigliare, per cui comunque un punto di riferimento, ha un differente rapporto da quello genitoriale, più complice:
«Tramontate le famiglie numerose di una volta, di fronte ai nuclei ridotti e frammentati di oggi, noi psicologi ci siamo concentrati sul complesso rapporto tra genitori e figli. Ma sarebbe l’ora di riscoprire il ruolo dello zio — ammette Camillo Regalia, professore alla facoltà di Scienze della formazione della Cattolica di Milano —. Un tempo c’erano sempre un fratello e una sorella non sposati o senza figli che assumevano un ruolo di educazione per le generazioni successive. Fondamentale, pari spesso a quello dei genitori. Un fenomeno che ancora oggi riscontriamo nelle famiglie di immigrati». Ma c’è dell’altro…
«Agli occhi di un bambino, lo zio è un bell’ibrido — spiega Manuela Cantoia, docente in Psicologia sociale e dello sviluppo, sempre alla Cattolica —. È un surrogato della figura paterna ma le punizioni non passano attraverso di lui, dunque è un adulto che comprende, che consiglia, con cui confidarsi. Anche perché non essendo anziano come i nonni, col nipote può condividere l’esperienza di fratello. Una figura importante nella mediazione intergenerazionale, una chiave di accesso alle storie della famiglia. Non è un caso che in Australia tra i progetti a sostegno dei nuclei familiari ce ne sia uno in cui si cercano volontari per il ruolo di zio e zia. Anche senza nessuna parentela di sangue».
Ebbene sì, sono importanti nel nucleo famigliare, tutto questo per dire che...
Sarò uno zio con i fiocchi!
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Consiglio la lettura di un blog dolcissimo di uno zio molto attento.
Buona ziità a tutti.
2 commenti:
Siete pregati di non scadere mai nel turpiloquio, andare contro le leggi vigenti in Italia e usare questa mail per eventuali contatti: silvestrogatto@live.com
Nella versione WEB sono presenti altre possibilità di contattarmi.
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sono orgogliosamente e felicemente zia da tanto tempo e capisco appieno il legame espresso nel tuo post perché lo vivo costantemente. E quando i nipoti crescono ( i miei sono adolescenti nonostante io sia ggggiovane), tutto diventa ancora più bello. Si perde la paciosità ma si diventa complici, confidenti e perchè no, nel mio caso, anche più gogliardici.
RispondiEliminaTi faccio i miei più sinceri auguri, sarai uno zio con i controfiocchi! :)
E.
Grazie! Sicuramente vivrò un primo periodo di "vizio compulsivo", poi appena più grandicello spero di avere il tempo per essere anche un compagno di giochi.
Elimina:) Mi aspettano pomeriggi a giocare ai pistoleri o prendere i thè, a prescindere dal sesso.