mercoledì, febbraio 24

tormento d' attesa



La sera mi vien voglia di scrivere. Non di giorno, pur avendone il tempo, riesco a concentrare un pensiero coerente soltanto quando cala il sole. Lessi tempo addietro che il cervello di notte cambia, si attivano collegamenti diversi, non siamo gli stessi. Tanto è vero che uno dei riti di passaggio dall' età adulta a quella puberale è uscire da soli al calar del sole.

Ci troviamo in due, io e il mio sigaro che mi pende pigramente dalla bocca, rapporto breve ma intenso a più fasi. Se volessi essere scontato potrei dire che arde di passione per me. Passo un momento di immobilità, ho bisogno di un cambiamento, ma non imposto dagli strali del fato, che sia io a deciderlo. Io fermo a sbuffare come un tubo di scappamento fermo al semaforo mi rappresenta al meglio.




Per la prima volta non ho voglia di attendere, non sto aspettando che arrivi la prossima sottomessa, pronto alla partenza muovo i primi timidi passi, contatti che cadono nell' oblio come la luce nei buchi neri. Intanto scrivo, anche se mi sono ripromesso di riposare da questo piccolo angolo di monocrazia a porte aperte.

Percepisco il cuore che batte, la grancassa del torace, veloce, veloce, come se mi trovassi in un corridoio che finisce in un anticamera. E' l'attesa che ti consuma e ti rigenera. Ripartire da capo, tu chi sei, io chi sono...Parole in attesa che si agitano con me in quel lungo corridoio, in attesa delle domande ferme come edicole votive che segnano un cammino.

Cercherò di far di te qualcosa di unico, un ritratto di carne e piacere da appendere al muro dei ricordi. Il mio braccio sinistro che mescola piacere e dolore. In alto come una Regina, in basso come l' ultima delle Sguattere. Difficile da raggiungere come un piede in uno stivale lungo e intricato. Io la mano che ti libera.





Le dita tamburellano in attesa dei lacci.


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foto di darklyandlovely
           anonymous 

5 commenti:

  1. Di solito questi commenti finiscono nello spam, a meno che non sia una macumba...

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  2. Alla sera il cervello cambia...non so se sia vero, ma di sicuro cambia il modo di porsi...
    Vuoi la stanchezza, vuoi il dover rielaborare una giornata di eventi ed esperienze, le barriere mentali e le inibizioni si assottigliano, a volte spariscono...
    Per me è sempre stato così...è come se dopo una certa ora della sera, io sia più "io"....
    Non sai quanto mi trovi in linea con questo tuo post, di 'sti tempi! :)

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  3. Se con la luna piena ti si allungano i canini oltre al calo delle inibizioni, molti si preoccuperanno.... ^___^

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    1. Mi sa che hai mescolato vampiri e licantropi.... 😂😂

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  4. Mi chiedo se mi salvo in corner dicendo che i canini crescono anche ai licantropi. :-)

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