Il velo mussulmano è sempre esistito? Come e quando nasce?
Come è percepito ha influito e ha subito influenze dalle diverse culture?
L' interessante libro di Bruno Nassim Aboudrar Come il velo
è diventato mussulmano, parte ovviamente dal rapporto occidentale del vedere e
del mostrare in contrapposizione con quello orientale e mussulmano che tende a
dar significato a quello che non si vede.
L'introduzione:
La tenerezza coniugale è un fatto che riguarda la più
stretta intimità e non viene mai esibito.
L''Hijab', velo, tenda, schermo, è la cortina che il Profeta
Maometto abbassa il giorno delle nozze con la sua sposa, per proteggersi dagli
sguardi indiscreti di chi si attardava a far festa, o almeno così narra un
aneddoto.
Se il velo
islamico urta tanto
la sensibilità degli
europei non è
perché sembra rappresentare
un oltraggio alle donne,
ma perché turba
profondamente l'ordine visuale
su cui l'occidente
si fonda, inserendo all'interno
di un'economia del
visibile interamente votata
al dominio dello
sguardo il divieto di farsi
vedere.
Sottrarre alla vista la donna per mezzo del velo, che mostra
che la donna si sottrae, è un modo per mettere in crisi uno dei fondamenti
della nostra cultura, quel sistema visuale che abbiamo creduto di poter
estendere al mondo.
Se la visualità
dell'Occidente è caratterizzata dall'onnipotenza attribuita
allo sguardo, quella dell'Oriente musulmano
è contraddistinta dalla
diffidenza nei suoi confronti. Velarsi vuol dire rifiutare di
farsi immagine e
testimoniare la propria
appartenenza a un
mondo che offre
poco da vedere e diffida dello
sguardo.
Oggi però le
musulmane che portano
il velo si
trasformano in immagini.
Secondo la loro logica religiosa le
donne dovrebbero rendersi
'invisibili', ma in
Occidente questo obiettivo
lo si può raggiungere solo
se non ci
si vela.
Praticamente il principio del visibile occidentale nel suo
scorgere la diversità mette in risalto il velo, che invece di essere indumento
che cela, mette in risalto. Anche nel suo contrario il pensiero diffuso e
corrente, vince.
Qui termina l’introduzione.
Si può essere concordi o meno con quanto espresso nel libro,
non è una valutazione se sia o meno una questione d'influenza o di libertà per
e verso le donne, in questo piccolo stralcio si mette in evidenza la
secolarizzazione di un comportamento in ambiti differenti.
Nel libro è possibile vedere sin dalle prime pagine un uomo
islamico che tiene la mano velata di una donna completamente ricoperta da
tessuti tenersi mano nella mano con il suo sposo (Le Monde 2007 "la donna
dell'islamista") effettivamente per quanto possa sembrare estraneo alla
nostra mentalità, quella foto è il ponte dei due mondi.
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