sabato, marzo 31

Asia Argento offende usando la parola "sadica"







Non lo nascondo, seppur su questo blog ho parlato spesso di violenza, di cosa sia, di come sia, di come si sviluppi, non sono convinto che la vicenda di Asia Argento con il famoso Weinstein sia un esempio di sopraffazione. Semplicemente di un do ut des, uno scambio ben definito, sia detto per inciso senza grossi sforzi di immaginazione per uno dei contraenti. Con un provino in una camera d' albergo con un comodo letto, doccia e servizio in camera, una domanda dovresti portela. Questo non significa che il noto produttore di film non abbia commesso violenza ad altre donne anche a fronte di diverse testimonianze, ma colpa anche del tempo trascorso tra il loro incontro amoroso, tendo a non credere alla figlia di Dario Argento.

Lasciando però da parte la questione principale largamente dibattuta, vorrei affrontare il battibecco  tra l' attrice e la regista Breillant Catherine, che spesso ha trattato temi sessuali e sulla violenza; un poco anche per opportunità "di cassetta" come si diceva una volta a parer mio, perché la prurigine si vende bene e si dimentica presto.

La Breillant ha esposto la sua opinione sulla vicenda, ma soprattutto cosa pensasse della donna che ha contribuito a innescare un grosso scandalo nel mondo del cinema americano.
Una lecca piedi, ossequiosa, praticamente opportunista fino al midollo, come tutti i veri opportunisti traditrice (linkate Dagospia se volete leggere le parole precise).
In tutta risposta Asia l' accusa di essere una vera despota che tratta male gli attori, che si diverte a torturarli, che è una vera sadica. Il tutto contornato da un episodio in cui lavorando assieme la regista abbia chiesto all' allora giovane attrice di strangolare il partner di lavoro.

La situazione è finita in un parapiglia perché lo stop pare non sia arrivato in tempo, creando tensione tra gli attori.

Sembra proprio che Asia Argento caschi dal pero.
Figlia mia seppur ti è stato detto durante le riprese che ti si sarebbe stato indicato quando fermarti, difficilmente si riesce a comprenderlo da terze parti se non quando si diviene cianotici, insomma non si ha bisogno di troppa attenzione se si vede che una persona è in difficoltà, potevi anche fermarti da sola.

Sei stata rassicurata dal fatto che la regista ti abbia detto che era abituata a tali pratiche, magari ha cercato di rassicurarti, non è detto che qualsiasi cosa ti venga detta sia necessariamente vera.

Un simil candore quasi mi inumidisce gli occhi. La sottolineatura però che voglio fare è molto semplice, sorprende che una simile paladina della parità dei sessi, una sentinella dell' altrui e proprio onore nel mondo del cinema, si sia lasciata scappare un' affermazione tanto sessista.

Come se Rocco Siffredi dicesse a Berlusconi che con le cene eleganti ha leso la propria rispettabilità. Non  necessariamente una (presunta) dominatrice è stronza, si diverte o trova godimento nel vedere le altre persone farsi male o litigare. Questo è discriminante verso un certo tipo di sessualità, cara Asia, c'è poco da discutere.

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