giovedì, marzo 29

storia di bigottismo provinciale, ovvero quando è lei che decide se l’altra deve indossare il burqa




La domanda è, dove finisce la tua libertà ed inizia il rispetto altrui?

Una linea che cambia la sua collocazione secondo gli orizzonti del pudore e della sensibilità di una società, anche oggi.

Prendete una stagista, capace, in grado di svolgere con solerzia e capacità un lavoro delicato come quello di prendersi cura dei più piccoli, bimbi dell’asilo, che secondo le sue colleghe, ormai di ruolo, è naturalmente portata per quel lavoro, che oltretutto studentessa di un liceo pedagogico è tenuta, come prevede la sua formazione ogni anno, a prendere parte ad un periodo di formazione in una scuola materna convenzionata affiancata da una maestra di ruolo, costantemente.

Questa ragazza però ha un problema, è molto bella, affascina i padri dei pargoli che accudisce, attirandosi le ire delle mogli sposate che la vedono troppo provocante.

A quanto ci risulta nell’istituto scolastico nessuna delle altre donne che ci lavorano sembra si siano lamentate del suo abbigliamento, verso cui la giovane si difende dicendo che nell’asilo è troppo caldo e non vuole infagottarsi. Questo comportamento si prolunga anche nei mesi più rigidi come quelli del Natale, sempre perché come detto dalla giovane diciassettenne per il lavoro che svolge e l’ambiente caldo si veste in maniera leggera. Purtroppo l’umanità è debole, sembrerebbe che un uomo sulla quarantina si sia così invaghito della giovane da aver rinunciato al proprio matrimonio. Malelingue, perché sembra solo una voce dell’est triestino, ma tanto basta per alcune maritate per recarsi dai carabinieri per pretendere abbigliamenti secondo loro ritenuti più consoni. Ovviamente i carabinieri non ravvisando alcun crimine hanno rimandato le inferocite a casa.

Me le immagino queste pie donne di casa mentre si recano alla più vicina stazione imbracciando uno stereo anni ‘80 enorme sulle spalle di due di loro dove risuona “bocca di rosa” di De Andrè, oppure dell’inviperita sessantottina che guardava il giorno prima con languore le foto in cui gridava: “il corpo è mio e lo gestisco io” ovviamente intendendo anche il corpo delle donne più giovani ed avvenenti che gli sarebbero succedute, che sbatte i pugni sulla scrivania dell’appuntato.

Per finire magari con la rubiconda signora di campagna che si sbraccia dicendo che ai suoi tempi certe cose non erano permesse e che il matrimonio della figlia era in pericolo.Tempi migliori per lei ovviamente.

Dove non c’era diritto al divorzio, di processavano spesso le donne come adultere in numero maggiore che per gli uomini.

Se venivi rapita e il vessatore ti sposava e te lo ritrovavi pure dentro casa il violentatore, a vita, perché non si faceva un giorno di galera e la poverina invece si trovava in prigione.

Se uscivi la sera e venivi stuprata in fondo in fondo era anche un poco colpa tua, stai rinchiusa che esci a fare.

Il lavoro a casa lo porta l’uomo, santa polenta, devi accudire i figli,che fuori è pericoloso, sei donna, sei più fragile, ghe pensi mì alla pagnotta.

Per un bikini in spiaggia chiamavano la celere.

Per finire con il pensiero strisciante che le giovani di oggi sono tutte delle “zoccolette” che pensano solo a fare le veline per rovinare i matrimoni altrui.

Le migliori nemiche di una donna volte sono proprio le donne.      

Fonte: Giornale di Vicenza

10 commenti:

  1. Noir Velour18:24

    E si..è noto, la gelosia e l'invidia femminile sono delle brutte bestie.
    Benvenuti nelle spire contorte della mente !
    Bello il video e bella lei ! sono invidiosa !!! ;-)

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  2. Noir Velour@ dov'è l'uscita di sicurezza per la spirale della mente? Mi gira la testa come sulle montagne russe. ^_*

    Molto bello il video e il soggetto.

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  3. Noir Velour19:45

    Mah..non saprei dov'è l'uscita. La cerco tuttora ! Ce n'è soltanto una ? Poveri noi...
    Il video lo conoscevo, mi era piaciuto per il lato ironico con cui è trattato il soggetto.
    Buona serata Cavalier ;-)

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  4. Noir Velour@ A volte ci riesco ad essere ironico ^_*

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  5. Noir Velour11:27

    Bravo ! l'ironia è una qualità essenziale, soprattutto per vivere nel mondo attuale...è come uno "scongiuro" contro la stupidaggine, la cattiveria, l'ignoranza e il bigottismo che ci avvelenano il quotidiano.
    Un caro saluto Cavalier !

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  6. Noir Velour@ Guarda che poi io mi vizio e ci faccio l'abitudine ai complimenti ^_*

    eheheheeheheheheehehehe

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  7. Noir Velour10:22

    Questo è un messaggio subliminale!
    Adesso si dovrà stare attenti con te, se non riceverai la tua dose quotidiana di complimenti, farai gli occhi cattivi e tirerai fuori la frusta !!! o aimè !!

    ;-)

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  8. Noir Velour@ ma guarda come è strano il mondo...A casa mia la frusta è il premio :D

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  9. Anonimo11:56

    Commento fuori tema: ogni tanto passo e ti leggo e a volte strabuzzo gli occhi altre volte rido fra me e me perchè mi fai anche simpatia.
    Ma come faccio a pubblicare un link del mio sito di perline sapendo che fra i lettori ci sei tu????!!!
    E mi vien da ridere....cmq si sa il riso stupido non è sano, ma se rido così è buona cosa.

    ps. a me se uno mi sculaccia per dieci minuti legata ad una sedia, quando mi slega gli do una scarpa in fronte :-)))) de gustibus

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  10. Eli@ Un giorno dovrò parlare delle palline cinesi...Così le perline le guarderai con orrore! :D

    Felice che ti piaccia il blog e....Riguardo la scarpa in fronte...Ti presento un'amico che adora sta roba?(Scherzo) Hahahahahaahahah

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