Quando si dice la sfiga, incredibile ma vero, un uomo divorzia dalla moglie per colpa di Google Maps.
Andiamo con ordine, se prendete il sempre utile Google Maps noterete un servizio presente dal 2007, Google Street View, offre informazioni stradali e permette di mixare immagini satellitari con dati cartografici, aggiunge la modalità vista stradale, che vi permette di visualizzare una sorta di "ripresa soggettiva".
Per portare avanti questo servizio una macchina munita di speciale telecamera rotante a 360 gradi altro non deve fare che attraversare le strade.
Permettendo di vedere auto e persone, portando ad una sollevazione popolare, a mio avviso legittima.
Dove però non può la preoccupazione del cittadino, arriva inesorabile il nostro “diritto” a mettere le corna al coniuge, o almeno ad affacciarsi da una finestra di una signorina discussa mentre dicevamo di essere in altro loco.
O mandria di cervi italici, siamo specie protetta, anche la tecnologia ci svela come mai per passar sotto la porta dobbiamo chinare il capo.
Ecco spiegato perché molti non amano il Natale, colti da una paura atavica verso lo schiavista di sempre, Babbo Natale, ignari renne del coniugal talamo si scagliano contro la visione consumistica del regalo da strenna!
Per farla breve questo servizio ha provocato un divorzio a Napoli dove un marito è stato fotografato affacciato a una finestra non sua. La moglie ha chiesto la separazione e il marito ha fatto ricorso al Garante che ha deciso di applicare con la massima fermezza il tradizionale Codice della Privacy.
Lui strenuamente si difese dicendo che stava assistendo ad una manifestazione antigovernativa da finestra che permetteva visione facilitata dei facinorosi, ma nulla poté contro la renn…La moglie incazzata che ottenne separazione.
Il coniuge traditore ha fatto ricorso facendo leva sul Codice della Privacy, il Garante stesso, Francesco Pizzetti, ha inasprito le restrizioni relative al servizio Street View.
Le auto utilizzate per la mappaturta delle strade dovranno essere più riconoscibili, rivestite con cartelli ben visibili che le dovranno rendere immediatamente distinguibili anche in mezzo al traffico.
Così il percorso e la data del passaggio dovranno essere comunicati con un anticipo di tre giorni, annunciati su due quotidiani, una radio locale, e sul sito. E, in caso di infrazione anche di una sola di queste norme, il Garante ha annunciato multe da 30mila a 180mila euro.
La nostra privacy salvata da un paio di corna, che gran Paese.
Fonte: Google Street alle "strette"(non più disponibile)
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