venerdì, dicembre 17

femminismo

20090105-femminismo
Parte del femminismo di oggi In Italia è inutile, dannoso, toglie dignità alla donna.
Facciamo un passo indietro, altrimenti le mie parole potrebbero forviare vista la natura del mio sito, premetto che in taluni ambiti trovo piacevole la dominazione, che si esplica in appartenenza, obbedienza, sottomissione e anche dolore, non necessariamente l'ultimo elemento, né lo escludo né  lo inserisco a priori, dipende da come si instaura il rapporto.
Sempre nel pieno accordo delle parti dove io come dominante mi assumo la maggiore responsabilità psico-fisica della persona dominata e nel rispetto dovuto quando poi smettiamo i panni di Master & slave.
Non trovo nulla di strano nel fatto che sia la donna a Dominare un uomo o una persona dello stesso sesso.

Sto evidentemente escludendo il femminismo storico, delle donne che si permettevano di bruciare i reggiseni, che manifestavano per l'equità, per un dignitoso rispetto del proprio corpo, per una rivalsa sociale e politica dall'essere state trattate come bestie da soma.

Ci sono parti del femminismo odierno che effettivamente non fanno una battaglia a 360 gradi al sesso maschile e che hanno delle giuste rivendicazioni, che si battono attivamente, in molti ambiti. Sto parlando di quelle "femministe" che vogliono mettere in croce chi liberamente sceglie di lavorare con il proprio corpo, che osteggiano sempre e comunque il maschio in quanto tale.
Ci sono parecchie cose da aggiustare nel nostro Paese:

1)Trattamento lavorativo equo rispetto agli uomini, discriminazioni lavorative dovute al fatto di poter restare incinte, mi fa girare largamente i coglioni che si chieda ad una donna se ha intenzione di rimanere incinta o di costituire una famiglia durante il colloquio di lavoro, che poi diventerà la possibile discriminante dell'assunzione.

2)Che le casalinghe vengano riconosciute come lavoratrici a tutti gli effetti.

3)Poter scegliere se assumere pillole abortive senza che un gruppo di uomini con la tonaca si mettano a rompere i coglioni su cosa significa essere madre, visto che non lo saranno mai che siano le donne a scegliere.

4)Maggiore e migliore rappresentatività nella politica, per assurdo stavamo meglio quando si stava peggio, una come Nilde Iotti oggi te la sogni, sono sugli scrani perché carine, perché risultano giovani, come la Melandri, come la Carfagna.
Nella destra ci sono per il motivo sbagliato a sinistra mancano proprio, se non quelle due o tre che ci sono da tempo immemore.

5)Che si propongano modelli fisici impossibili per le ragazze e le ragazzine. 

6)Occuparsi delle donne straniere, perché molte devono essere aiutate a capire che ci sono determinati diritti e doveri, diversi da quelli del loro Paese, che le generazioni future figlie di immigrati hanno il diritto di pretendere una vita diversa.

Nella realtà sociale sono praticamente scomparse, a parte le lavoratrici di fabbriche di calze per donna che si trovano a combattere sole, senza il minimo appoggio di altre associazioni.

Dopo tutto questo sfacelo per ALCUNE l’ultima frontiera rimasta invece è il femminismo da fica su web, di bassa lega.
Ci si indigna se la subrettina gira mezza nuda per  il cartellone che mostra la tetta, la pubblicità dove la bella di turno sculetta oca, che si mercifica il corpo per vendere un sapone, che le pubblicità di  una macchina rosa mostri il gioco di seduzione tra due donne


Che una brava attrice come la Roberts venga usata per una pubblicità muta è un peccato, che Dustin Hoffman si rappresenti come incapace di inserire un filtro dentro una moca invece…Perché nello stereotipo pubblicitario gli uomini in genere sono trattati alla stregua di bambini deficienti dalle mogli-figlie-figli.
Vi consiglio di leggere questa pubblicità che svilisce i padri.
 

video clio
Una fila di uomini che aspettano i figli davanti alla scuola invidiano l’unico uomo che invece di abbracciare la sua prole si avvinghia alla maestra, e già, infatti ai padri fanno schifo i figli, puzzano…
Ci sono decine di altri spot, come quello della bimba  bionda che davanti all’uomo incapace di accudirla, farle una treccia, preparargli la borsa dice: “ma papà non sai niente…”Perché solo le donne sanno accudire i figli, noi siamo sub-umani.
uomo stupido
Qui l’uomo se sovrappeso è una balena che fa strabordare le vasche o pensa solo alla birra e ad eliminarla.
Sono spot, sono stupidi per antonomasia, presentano modelli stereotipati e con vette di bellezza da foto ritoccate, impossibili da raggiungere, eppure trovo piacevole guardarli, il problema per me non è che ci sia questa bellezza, il problema è che manca l’altra.
lato-b-robertaseno
Che poi trovo bellissima così come è, in carne.
Ho mostrato un culo e due tette non gridate allo scandalo, il perverso sono IO, trovo più scandaloso che si perda tempo con le figurine invece di occuparsi di problemi seri.

7 commenti:

  1. Mio caro Cavalier Amaranto, sottoscrivo in pieno tutte le tue riflessioni e considerazioni, ma ti contraddico l'incipit: oggi in Italia non c'è alcun femminismo!
    Che tra l'altro - se lo si intendesse con un minimo di intelligenza - si capirebbe che non è il 'dominio' da parte della donna che si cerca, ma l'equità e quindi la complicità che permette a tutti (uomini e donne) di esprimersi e vivere più liberamente, e quindi felicemente.

    Io stessa sono stata parecchio mal percepita - la ninfomane di turno che tiene il blog che sai, così come su facebook mi hanno cancellata su segnalazione per 'contenuti offensivi' - quando insisto per l'autodeterminazione degli esseri umani e la ricerca della loro felicità nel rispetto degli altri.

    Un donna, qui, deve stare al suo posto - ancora quello di vergine o alternativamente puttana - e qualsiasi cosa sconfini è inaccettabile: benissimo, sto partecipando a una rivoluzione culturale, e lo sto facendo col sesso, l'amore e la passione! Mai lotta fu strategicamente già così appagante :-)

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  2. In italia non c'è più femminismo perchè abbiamo confuso l'essere Donna con l'esser femmina.
    E qui mi fermo...

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  3. @Minerva Jones ti assicuro senza piaggeria che ho sempre trovato i tuoi scritti interessanti, intelligenti, belli da leggere, tutto ma non ninfomaniaci, viviamo in un mondo dove esprimere liberamente la propria sessualità per la donna come dici diviene etichettatorio.

    @shadow sottoscrivo, e come dice un vecchio adagio, quando Sparta PIANGE Atene non ride.
    La mancanza di un riconoscimento è lesiva anche per l'uomo, una società più attiva migliora le condizioni di entrambi.

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  4. (se qualcuno scopre nella cronologia questo sito, sono fritta ^_^)

    Caro cavaliere, è un argomento interessante. Non si tratta di "femminismo", ma del non voler vedere il corpo SIA maschile SIA femminile svilito e usato come oggetto, per far comprare cose che non c'entrano una cippa. Va bene per l'intimo, va bene per i trucchi e i profumi, ma c'è proprio bisogno dello slogan "montami a costo zero" riferito ai pannelli solari? Perché far sempre presa sui bassi istinti? Questa non è sessualità, è mania. Scommetto che chi si inventa certa pubblicità non ha rapporti soddisfacenti da anni e anni!
    In più, come hai detto, in Italia ci sono due modelli di donna: la racchia intelligente e la bella stupida (velina): viva gli stereotipi! Senza dubbio la concezione berlusconiana della donna non ha aiutato a progredire (che insegnamento dà? Che vai avanti solo se la dai).

    http://vitainpillole.wordpress.com

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  5. @LadyLindy Non voglio metterti nei guai!!!! ^_^

    Sapvo che avresti trovato qualcosa che manca nel mio post, sei sveglia, concordo con quello che dici, ma ridurre TUTTO alle figurine che si vedono in tv o nella pubblicità è riduttivo e continuo a ritenerlo uno spreco di energie.

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  6. Anonimo10:22

    Il femminismo non è servito a niente. Oggi le donne dovrebbero ribellarsi anche se non è facile

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  7. Ribellarsi significherebbe una guerra, dei sessi? In Italia? Dovrebbero far valere i loro diritti e spronare la sensibilità, non esageriamo, alcuni traguardi importanti sono stati raggiunti e si mantengono benissimo.
    Altre donne in altre latitudini dovrebbero veramente armarsi e combattere.

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