lunedì, marzo 19

psicologia bdsm

psicologia bdsm
Per approfondire l’aspetto psicologico del BDSM mi avvalgo dell’intervista della Dott. Camerini Chiara, direttrice del C.E.P.I.C. (Centro Europeo di Psicologia Investigazione Criminologia).

Oltre che docente in un corso sulla sessualità.



Anticipa o ripropone alcuni temi.  

Notabile come tratti il discorso con assoluta naturalezza e normalità.

Sotto trovate le domande che gli vengono poste in forma scritta:
  1. "Come si passa dai rapporti vanilla (normali) a quelli BDSM a più alta intensità?
  2. Di cosa si va alla ricerca?
  3. Le coppie BDSM sono in genere coppie anche nella vita oppure no?
  4. I ruoli nel sadomaso sono fissi o intercambiabili?
  5. Esistono delle regole da rispettare?
  6. Qual è la filosofia sottesa al sadomasochismo ludico?
  7. Il sesso nella sua forma tradizionale è presente in minima parte nel BDSM. Ma allora che tipo di piacere deriva da questa pratica?
  8. Alcuni praticanti non si rifanno alla formula Sano Sicuro Consensuale  (sane-safe-consensual) ma a quella RACK (risk-aware-consensual-kink) rifiutando requisiti di sicurezza, igiene e safeword. Tuttavia anche questa forma più estrema non può essere considerata patologica anche se, in caso di incidenti o danni gravi, si è comunque responsabili penalmente. Ma quand'è allora che il sadomasochismo è considerato perversione?"
Se volete aiutarmi a creare un portale dove potete inserire annunci, creare incontri, parlare, confrontarci, potete farlo QUI

8 commenti:

  1. sa che questa intervista l'ho messa anche nel mio blog tempo fa, quando morì quella giovane?
    Vuerre

    p.s. Cavaliere, le arrivò la mia risposta? Non ricevetti alcun cenno da lei

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  2. Cito (a 3:10) :"E quello che **ci** differenzia anche ecco... che differenzia questo tipo di corrente dalla perverione ...".
    E' una gran cosa, vedere una psicologa che parla di BDSM **sapendo** di cosa parla perchè è dei nostri :)
    Non conoscevo questa Camerani, ma mi sta simpatica :)

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  3. Noir Velour10:50

    Eh si.. l'ho notato anch'io quel piccolo "lapsus" :-)
    Intervista molto chiara e naturale..
    complimenti per la scelta Cavalier

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  4. Vuerre@ Non sapevo loavessi pubblicato anche tu.

    Tesò che risposta? ^_^

    JedriK San@ Noir Velour@

    Ci ho fatto caso la seconda volta che l'ho ascoltata che diceve "ci", siete più attenti di me.

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  5. Già, valutato. La signora denota solo una cultura superficiale della nascita e dell'evoluzione del bdsm. Magari vale per gli ultimi arrivati...

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  6. Mastro De Sade@ Caro De Sade cadi nell'errore più comune e pericoloso che bisognerebbe sempre evitare, per educazione e per essere un buon Master.
    Mancanza di Umiltà.
    Il video è stato creato ovviamente per avvicinare i neofiti, costringendo in pochi minuti alla descrizione di una realtà molto vasta.
    Non lo avrei postato se non lo avessi ritenuto più che valido come apertura per i curiosi e meno esperti.
    Come dico altrove, questo è un blog di "servizio", sono bene accette le migliorie, le critiche costruttive, sono bandite le considerazioni su chi piscia più lontano.

    Spero di aver reso chiaro lo spirito del luogo in cui ti trovi.

    Attendo un tuo video più esplicativo, sarò ben felice di postarlo.

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  7. Tutte domande molto interessanti, le cui risposte ho già trovato in giro. Ma l'ultima mi fa rimanere basita perchè il sadomasochismo è una perversione, o per precisare meglio è una parafilia, quindi come si fa a domandare se sia una perversione? Lo è. Se poi si vuol parlare di giochetti erotici tra fidanzatini curiosi che hanno solo voglia di trasgredire, bè, quello è un caso diverso. Esistono patologie di masochismo e sadismo, e anche dei tipi precisi di carattere ben identificabili. Quindi mi sembra che l'ultima domanda sia davvero superflua.

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    Risposte
    1. Qui devo correggerti sadomasochismo racchiude nel termine sia l'aspetto clinico parafiliaco che quello d'inclinazione non ritenuto malato.
      Tanto è vero che nell'ultimo manuale diagnostico(DSM IV)per le malattie mentali il bdsm e tutto quello che ne comporta non è ritenuto necessariamente devianza, sempre che si rispettino determinati presupposti di una sessualità più completa al fianco di questa dominatoria/sottomessa.

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