lunedì, dicembre 18

Salomè e l' ebreo errante







Un liquore che è giallo come il sole liquido nel bicchiere, che è contrastato d' amaro e dolce d' anice, liquirizia e se riesci a sentirla la vaniglia, digerente e ricostituente. Complicato come un rapporto umano, sei distillazioni e sette infusioni, alchemiche confusioni e fortuite intuizioni.
Fumi e alambicchi, decanter, più simile ad un laboratorio alchemico che ad un amaro alle erbe. Giusta combinazione degli elementi e dei patimenti.
Scivola sulla lingua, la lascia confusa dai suoi sapori ma è una promessa, ti aspetti che idrati e invece secca, secca e brucia di alcol.

Allora stemperi, con il ghiaccio, ci metti il freddo nel mezzo, digeribile più che digerente.
Dimmi che il nostro rapporto non è così, mi hai offerto il tuo amaro Galliano, piccolo, limpido e chiaro.
 Mi hai detto che ci navighi alla deriva, e il tuo sentimento insordiva, tra le onde di un liquido scosso in un bicchiere, sputacchiere di dolore di altre ere.
 Figlia di Erodiade hai già ballato la danza dei veli al tuo parente Erode, e ha già chiesto la testa di Giuseppe, la verità, eppure hai confessato il tuo dolore all' ebreo errante:
C'è chi si sposa o fa l' amante, io faccio il viandante.
Cammino e ti raggiungo o mi allontano.
Ci siamo distesi nel letto ed ero edera, volevi distendere le tue lacrime ed ero federa, volevi srotolare le tue risate ed ero spalliera.

Tu stessa ti sei sorpresa, un uomo senza radici, costretto a viaggiare, come può provare sentimenti per me? Che non sia chi dice di essere?
La dannazione non è il non trovare un posto, la maledizione sta nel guardare sempre avanti, mai alle spalle. Essere eternamente il presente, il passato non esiste, il futuro è un eterno divenire. Mentre passo i focolai, giacigli, campi arati o boschi, declivi o salite, tutto ha il sapore di casa per un uomo che cancella il passato.

Forse un giorno mi fermerò, non posso decidere io però.
Intanto andiamo avanti figlia di Erodiade, io con la polvere e il bastone, tu con i sette veli strappati, ma ridiamo, ridiamo l' incoscenza e la vita, poi vedremo, poi.



_______________________________________________________________________

Ovviamente questo post è dedicato ad una persona specifica, che spero comprenda tutte le allusioni e i rimandi, è un modo per vedere il nostro rapporto fino qui.

Per il resto di coloro che leggeranno potrete leggerci qualsiasi cosa, a vostra interpretazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Siete pregati di non scadere mai nel turpiloquio, andare contro le leggi vigenti in Italia e usare questa mail per eventuali contatti: silvestrogatto@live.com

Nella versione WEB sono presenti altre possibilità di contattarmi.
Ricordate che state sempre parlando con esseri umani, anche se dietro la tastiera.