domenica, maggio 2

slave e religione



 


La sola visione del trailer meriterebbe una riflessione più profonda, che non mancherò di fare, però adesso mi concentro sulla forza delle immagini.

La regista Maja Borg dà forma al suo docu-film Passion prendendo due aspetti fondamentali della vita umana, la spiritualità declinata verso il cristianesimo e il rapporto estremo con il proprio e altrui corpo attraverso il BDSM.
E' innegabile una certa vicinanza attraverso la trascendenza e la mortificazione fisica religiosa e le pratiche BDSM Nei pochi libri o post veramente validi sull'argomento ci si sofferma sul fatto che nel rapporto tra piacere e sofferenza si possono raggiungere vette di estasi mistica attraverso il sesso, molto simile a quella religiosa di una certa tradizione della Chiesa sedimentatasi in quelli che erroneamente chiamiamo "secoli bui", ed ha espresso in taluni casi la propria dottrina religiosa attraverso la mortificazione sia fisica che spirituale. 

La regista e sceneggiatrice del film dopo essere uscita da una relazione distruttiva cerca di recuperare il suo sé attraverso il doppio binario religioso e sessuale, fino a fonderli insieme e trovare nella sua strada coloro che condividono l'aspetto non solo fisico, ma mentale e forse "spirituale" del lasciarsi nelle mani di un altro soggetto.

Questo film è stato presentato al Copenhagen International Documentary Festival ( CPH:DOX) che si tiene dal 21 Aprile al 12 Maggio del corrente anno. 

Le immagini sono forti, ma in fondo la radice etimologia latina di passione non è forse sofferenza?






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