martedì, ottobre 21

gay nel mondo




Per svariati motivi si è tornati a parlare i unioni affettive tra persone dello stesso sesso, vuoi perché è al potere una forza di centro-sinistra (?) e certi temi ciclicamente vengono rimestati, vuoi perché la Chiesa è arrivata vicina ad un' apertura durante il sinodo delle famiglie, Vladimiro Guadagno, meglio conosciuto come Vladimir Luxuria, va a cena con lo storico esponente del centro-destra si è tornati dove ci trovavamo tempo addietro, la necessità di veder riconosciuti determinati diritti.

Molte parole si sono spese e avendone parlato io stesso non credo per ora di poter aggiungere alcunché, per cui riporto l' articolo:  "The Economist" lo stato delle unioni nel mondo.

Negli anni 70 in Arizzona c'era un adolescente per il quale "desiderare una donna era come desiderare un tostapane" ed era convinto di non essere gay, volendo essere "normale". Fu solo quando arrivò a 25 anni che riuscì ad ammettere la verità a a se stesso, anche se non agli altri.


Nel 96 scrisse un articolo di copertina per l' Economist a favore dei matrimoni gay e lesbo, ma non pensava si potesse realizzare il sogno di vederli. Oggi è sposato con l' uomo che ama e vive in una cittadina della Virginia dove pochi considerano tale unione una stravaganza. Il cambiamento di atteggiamento verso l'omosessualità che si è verificato in molti Paesi, non solo in occidente, in America Latina, in Cina( sull' apertura cinese ai gay senza approfondire potrebbero esserci discordanti versioni n.d. C.A.) e altrove è straordinario. Nel mondo ci sono però cinque Nazioni dove gli lgbt sono condannati a morte: in Iran per esempio li impiccano, in Arabia Saudita li lapidano. L'omosessualità è reato in 78 Paesi, dove alcuni di essi hanno di recente approvato leggi ancor più restrittive, dove lo spartiacque è profondissimo. Cosa l' ha provocato? Ed è possibile che prima o poi la tolleranza trionfi ovunque?

I progressi sono stati rapidi. Solo negli anni 50 era reato quasi ovunque, compreso il Regno Unito, in cui i poliziotti andavano nei bar gay in borghese per incastrare ed arrestare gli omosessuali. Negli anni ottanta in Cina si veniva mandati nei campi di lavoro senza processo (ottima scusa per liberarsi di eventuali personaggi scomodi senza troppo clamore n.d. C.A.). In alcuni Stati americani la sodomia era ancora reato fino al 2003. Oggi l'omosessualità è legale in 113 Paesi, mentre i matrimoni o le unioni sono possibili in 40. In buona parte dell' occidente l'omofobia non è tollerata, nelle città cinesi non devono nascondersi e l' America Latina diventa uno dei luoghi più aperti: il 74% degli argentini e il 60% dei brasiliani pensano che l'omosessualità debba essere accettata.I tailandesi sono più tolleranti degli occidentali sui trans e la costituzione sudafricana è molto favorevole alle coppie dello stesso sesso.

Esistono parti del mondo in cui essere omo o lesbo è pericoloso. Aggressioni ed omicidi in alcuni luoghi a forte presenza mussulmana ed alcune zone africane è all' ordine del giorno, dove le lesbiche vengono sottoposte a stupri correttivi e le persecuzioni sono in aumento. Il Ciad sta per dichiarare illegale tutte le pratiche tra esponenti dello stesso sesso, la Nigeria e l' Uganda hanno approvato drastiche leggi contro i gay, mentre in Russia è vietato "propagandare" l' omosessualità. Tutto questo anche in reazione al sempre più ampio riconoscimento in Occidente, che grazie alla globalizzazione le persone che vivono in posti dove è comune essere considerati abberranti oggi possono vedere le immagini del Gay Pride di Sydney o di uomini che si sposano in alcuni Stati U.S.A. Trovando il tutto inaccetabile.

Alcuni predicatori occidentali si sono recati in Africa per fomentare l' omofobia, ed i conservatori americani offrono consulenza ai Governi che vogliono inserire leggi contro i gay. La repulsione verso gli omo è un sentimento antico e radicato, reale. Tuttavia molti politici che oggi cavalcano i sentimenti omofobi lo fanno per un calcolo politico. Puntando il dito contro un immaginario complotto occidentale che avrebbe come traguardo la diffusione delle perversioni sessuali il Presidente russo Vladimir Putin e quello nigeriano Goodluck Jonathan sperano di sviare l' attenzione sull' inefficenza e la corruzione dilagante dei loro governi. Hanno scelto i capri espiatori con attenzione: il 74% dei russi e il 98%dei nigeriani disapprovano l'omosessualità.

In Nazioni come l' Indonesia, il Senegal, l' Uganda e la Malesia i giovani a volte possono essere persino meno tolleranti degli anziani.

Nonostante questo i motivi per essere ottimisti non mancano. L'urabanizzazione è un fattore che facilita. In una grande città vivere secondo le proprie inclinazioni e più semplice che nelle piccole realtà. Nelle campagne indiane essere gay è ancora un problema, nelle metropoli come Delhi e Mumbai lo è molto meno, pur restando un reato. Quando le persone si trasferiscono nelle grandi città i vecchi pregiudizi si attenuano. Per il 2050 si prevede che il 66% della popolazione mondiale vivrà in centri urbani contro il 54% di oggi. Da quando sono più ricchi, aperti e democratici i latini americani e alcuni residenti asiatici sono diventati più tolleranti, ci si aspetta che possa succedere in Africa e nel mondo arabo, anche se la religione costituisce un freno alla tolleranza. Non è però un ostacolo insormontabile: dove la religone ha un ruolo cruciale, come le Filippine, oggi sono molto aperti.

Cosa favorirà la tolleranza? Giudicando dall' esperienza dell' ultimo mezzo secolo possiamo affermare che la molla principale saranno gli omosessuali stessi, più saranno visibili, più saranno considerati normali. Oggi il 75% degli americani dice di avere amici o colleghi gay, rispetto al 24% del 1985. (Funzionasse così anche per la tolleranza e la comprensione del BDSM? N.d. C.A.).

Purtroppo è difficile uscire allo scoperto dove questo significa finire in prigione se non peggio.

Alcuni occidentali vorrebbero usare gli aiuti allo sviluppo come leva per convincere i governi più conservatori ad un atteggiamento diverso nei confronti dei gay, ma sottoporre la concessione di aiuti a precise condizioni non funziona, tagliare i finanziamenti più che aiutare danneggerebbe i poveri. Sarebbe più saggio offrire aiuti economici alle organizzazioni locali per la difesa dei diritti, essere più generosi quando le persone perseguitate per i loro orientamenti chiedono asilo politico, smascherare i conservatori occidentali che incoraggiano il fanatismo rafforzando la tolleranza.

Per chi crede nel progresso è difficile pensare che essa non si diffonderà, dopotutto i gay non chiedono trattamenti di favore, vogliono le stesse libertà che tutti gli altri danno per scontate: poter amare chi vogliono e sposare chi amano.

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A presto.




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