venerdì, febbraio 13

film 50 sfumature di grigio visto da un Master (e da una Mistress)



La prima cosa che mi sono chiesto è come avrei scritto questo post, se fosse una semplice recensione ci sono molti portali meglio strutturati del mio, fare raffronti tra il film e il libro è un operazione che lascio ai siti di fans che raggruppano appassionati, molto più corretto, cosa mi resta? Dato il punto di vista particolare sfruttiamolo pure.

 Ricordate di rispettare sempre il principio de sano, sicuro, consensuale, se necessita usate la Safe-word.
Come sempre rimarco la necessità di dirvi che voi siete i responsabili delle vostre azioni, i miei sono solo consigli.



Forviante.

Chiariamoci subito, la pratica del "contratto" scritto è molto in uso ma non può essere il mezzo per far capire ad una persona digiuna di certe tematiche e pratiche tutte le implicazioni, anche perché altrimenti il blog si sarebbe composto di due post e via.

Diciamo che il contratto fa parte del rapporto se si vuole inserirlo, fa parte del gioco ma non può esserne il preambolo.

 Facendo lo stesso esempio del film che senso avrebbe chiedere quanto dolore si è disposti a sopportare?

La prima domanda dovrebbe essere a cosa serve il dolore al sottomesso? Tutti i sottomessi provano piacere nel dolore?(Da qui la considerazione forviante che il dolore e il piacere siano antitetici e che per questo vengono considerati malati) serve per ampliare il piacere, una giusta dose, sopportabilissima che cambia da persona a persona rende più intenso il godere. Serve per determinare i ruoli, una punizione e le sue conseguenze rende evidente chi domina, è speculare al contollo, anche se non sempre è utilizzato per raggiungere questo traguardo. Il dolore o determinati tipi di gesti non sono necessari in ogni rapporto, sono scelte che il Dominante compie di volta in volta. Cosa prova il Dominatore? A parte alcuni casi patologici in cui si gode nel vedere il dolore altrui è il mezzo(non il solo) attraverso il quale si vede compiersi i due traguardi fondamentali, il Dominio e l' ubbidienza.

Quanto dolore posso sopportare?Cambia da persona a persona, per il cui il Master o la Mistress devono essere bravi nel sapere a che punt o bisogna arrivare e conoscere la persona sottomessa molto profondamente.

 Se si è fortunati durante l' incontro si può raggiungere il sub-spaces, approfondirò ma è come una sorta di trance, molto vicina a quella dei mistici che si infliggono dolore e digiuno.

Si può escludere il dolore? Assolutamente sì, preferendo un rapporto più psicologico e di ruolo escludendo determinati gesti od oggetti.

Esistono ruoli in cui invece si usano strumenti come fruste, pinze, ecc. ecc... Escludendo la sottomissione? Sì, sono rapporti sadomasochistici.
Durante il loro incontro nella stanza rossa effettivamente quando Mr. Gray l' avverte che il dolore è anche percezione  dice bene, è esatto; la fiducia svolge un ruolo fondamentale.

Altro errore sempre nella stessa parte del film è elencare alcune pratiche senza approfondirle, capisco i tempi cinematografici ma andrebbero analizzati approfonditamente prima di accettarli e/o escluderli. 

Prendiamo senza dilungarci in altri aspetti manchevoli, come già scritto altrove la comunicazione è fondamentale e costante, il fatto stesso che lui si rifiuti di dire cosa vorrebbe nello specifico creerebbe nella realtà delle incomprensioni; costante perché nel caso vi siano come detto appunto incomprensioni o problemi non basta fermarsi ma bisogna informarsi del problema creatosi onde evitare effetti sgradevoli o pericolosi o che si ripetano. Insomma il film sembra lo slogan per evitare una cattiva comunicazione, lui non sa cosa vuole e lei non comprende quello che lui desidera.

 Altro punto, nel film Gray non sembra decidersi se avere un rapporto di sottomissione continuativo detto 24/7 o invece inserito in alcuni momenti denominati "sessioni". Questo in generale è un difetto, bisogna sapere cosa si vuole e soprattutto che effetti si ottengono se i nostri desideri vengono soddisfatti, sempre che sia la persona giusta per farlo e lo faccia nella maniera più congeniale al rapporto.

Questo è solo un esempio nel blog alcune tematiche sono approfondite, questo è solo un abbozzo per chi volesse curiosamente avvicinarsi al BDSM, studiate.

Riporto infine quanto scritto in una rubrica di Repubblica come giusto corrollario del mio finale:

" Christian è un sadico che diventa principe azzurro(per meglio dire un Dominatore redento dall' amore N.d.C.A.) figura psicologica inesistente nella realtà, e questo rischia sì di trasmettere messaggi fuorvianti. Se le sue pratiche non vengono ascritte e circoscritte nel sadomaso(altra correzione nel rapporto BDSM, dicendo sadomaso si includono anche rapporti non consensuali N.d.C.A.) cui devono acconsentire entrambi i membri della coppia(le regole sono Sano, Sicuro, Consensuale N.d.C.) si corre infatti il rischio di normalizzare atteggiamenti violenti.

Pochi giorni fa, infine, un lungo e densissimo articolo della rivista The Atlantic, è andato ancora più avanti proprio sul tema del consenso, cruciale nelle relazioni uomo-donna.  «È necessario, ma anche sufficiente?», si chiede l’autrice dell’intervento, Emma Green. Anastasia, infatti, accetta il ruolo di sottomessa ma lo fa a malincuore. La questione prescinde dal sadomaso. Il punto, piuttosto,  è che la protagonista dica sì a qualcosa in cui in realtà non si sente pienamente a suo agio. E questo è davvero un elemento scivoloso della trilogia, che rischia di trasmettere il messaggio più sbagliato. Nel film, invece (almeno in questo che è probabilmente solo il primo capitolo), Anastasia sembra fare uno scatto in direzione di un maggiore autoascolto e rispetto di sé.

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Nel prossimo post spiegherò l' uso del flogger o flagellatore, lo strumento che per un attimo si vede comparire quando Gray gli ricorda l' uso della safeword o parola di sicurezza.











14 commenti:

  1. Anonimo04:38

    Grey non Gray...
    Il film rispecchia la trama principale del libro ma poi si perde in piccoli ma fondamentali dettagli.
    Io l'ho visto assieme al mio master e posso affermare che l'unica cosa che ha attirato la nostra attenzione è stata la stanza rossa con i relativi giochi.

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  2. @Anonymous: me ne frego e lascio cosi. Interessante, praticamente ad ogni festa minimante discreta trovi più varietà. Altro che due flogger di crine e uno di pelle. Oddio. ..ognuno si fa impressionare da quello che vuole...

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    1. Posso anche dimostrarlo con il prossimo post che quello che vi ha interessato altro non è che una stanza con gli stessi elementi ripetuti più e più volte, per cui inutile. Per evidenti necessità sceniche, due inquadrature o poco più in tutto il film non rendevano necessaria una stanza finemente allestita. Mi è bastata un immagine per capirlo, questo fa intendere la preparazione di qualcuno che critica l' intero post e si sofferma su di un particolare inutile.

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  3. Anonimo15:51

    Ma io non volevo criticare assolutamente l'intero post, sono d'accordo con voi, la mia precisazione era detta in modo sarcastico. La stanza rossa era comunque piena di elementi ma purtroppo hanno usato una cravatta e un frustino.

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  4. Anonimo15:56

    E sono la stessa persona che ha scritto che il film fa cagare...lento, pessimo doppiaggio e tante scene tagliate.

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    1. Ultimamente taglio con l' accetta, lo ammetto, non sono molto malleabile, per questo l'unica attività bdsm in questi mesi è il blog.

      Il mio ultimo rapporto è stato disastroso, per cui divento sgarbato.

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  5. Anonimo17:53

    Mi dispiace tantissimo... Vi posso capire! Avete sempre il vostro blog, perché non scrivete cosa vi passa per la testa, le vostre emozioni, le sensazioni, le angosce, le cose belle e quelle brutte... Mi manca leggere cosa vi passa per la testa!
    Saluti...

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  6. Ci stavo pensando...Si potrebbe racchiudere in due posizioni agli antipodi, una parte di me lo vorrebbe, vorrebbe riprendere quella parte accantonata, dall' altra mi rendo conto che non avrei la stessa pazienza che dovrei metterci per cui so che devo resistere. Da questi due estremi si crea uno stato di tensione che mi rende poco socievole.

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  7. Ci ho provato ma l' ho lasciato a metà, piano piano sta passando, cresce la voglia d' incontrare qualcuno che mi meriti. Come dico spesso a chi mi sta di fronte, io guardo sempre avanti, quello è solo il passato.

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  8. Anonimo22:06

    Però il passato forgia le nostre emozioni e ci rende come dice lei meno malleabili.. Parlare di quello che si prova fa bene, ci fa sentire un pochino più liberi.

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  9. @Anonymous: visitando il blog si nota che in passato è accaduto che mi sia sfogato, questa volta ho preferito parlare con la persona coinvolta. Ha come minimo aiutato molto.

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  10. Cavaliere, parlare con la persona coinvolta é sempre la scelta migliore. Per quanto io stessa sia una sostenitrice del potere terapeutico della scrittura, ci sono cose che vanno affrontate con l'altra persona in privato. Ti leggo da molto e come tutti ho vissuto dietro uno schermo le tue gioie e i tuoi dolori (almeno la minima parte che hai scelto di condividere) e mi sono fatta un'idea di te come uomo e sono profondamente convinta che meriti il meglio. Hai detto bene, é ora che trovi qualcuna che ti meriti. Te lo auguro.con tutto il cuore

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  11. Anonimo11:18

    Buon giorno Cavalier Amaranto,
    è da molto che seguo il Tuo blog e m'è sempre stato utile per l'equilibrio vero d'esperienza che vi ho riscontrato. Sappi che mi spiace per ciò che leggo tra le righe dei Tuoi interventi. Approvo in toto il post sul film e le Tue considerazioni.

    alpha_arietis

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    1. Grazie, sai guardando indietro ad Ottobre saranno cinque anni che ho iniziato a pubblicare, è passato molto tempo e sono cambiate molte cose, tra le quali i lettori, è sapere della presenza di chi ti legge da tempo è gratificante.

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