giovedì, novembre 2

Una cascata di capelli







A volte nel petto si apre un buco, ma è a intermittenza. Sofismi di una società ricca dicono, perché nel corpo si apre sempre un varco e devi essere ben pasciuto se non è nello stomaco al sorgere o al calar della sera. Allora capisci che l' umanità è una finestra, da qualche parte qualcosa entra, qualcosa esce.
Allora troviamo qualcosa che lo tappi, uno straccio di sentimento, na rattoppata di contatto umano per ricordarci che non siamo isole sparse nel mare di stelle galattiche.
Pensi di aver capito come gira la palla di acqua e fango, perché credi siano tutti simili a te, fino a che non trovi l' eccezione.



Nel mio caso ha una cascata di capelli, si aggira nel cerchio dantesco del fine vita, dove depositiamo i vecchi per non ricordarci che siamo fragili e dobbiamo morire. Le chiamano case di cura, per la nostra anima che si finge eterna, mica chi ci vive dentro. Al massimo si ha cura è rispetto dell' Ultima Strozzina, che ripaga con gli interessi gli errori di una vita.

Dalle sue dita escono matite, che sperano di disegnare la chiave per aprire il lucchetto di un' esistenza diversa. Il cuore a temperino, per aguzzare le dita e non farsi dimenticare. Gli occhi a china per affogare nell' oscurità della loro lucentezza.

Fin qui niente male ma non è eccezionale, fino a che non scopri che non è mai banale, capacità di chi non è superficiale. Ti sorprende ogni tanto che lo scriva o che lo dica. Ti vien proprio la voglia di imbrigliare quella chioma esagerata, di farla godere e non di semplice scopata...

Puoi cambiare vestiti, perché credi che non ti si riconosca, puoi cambiare scarpe perché credi che ci sia da viaggiare, puoi mettere il cappello perché credi che piova e ti pensi previdente, cerchi calore di quello umano. Ricevere un grazie e non venire cancellati, come natali già scartati. Che poi sia odio o sia amore, tutti cerchiamo una posizione nel cuore, che sia ferita o cura dipende esclusivamente dalla profondità del graffio che si vuol lasciare.

Solo alla fine insomma conterò i punti lasciati, a volte rimpianti ma mai scordati.


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foto di: Paciocco





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