lunedì, novembre 30

fatto di cronaca: violenze domestiche e bdsm







Partiamo dal presupposto che rientro nella categoria dei garantisti, ovvero che la colpevolezza giuridica si raggiunge con il compimento del terzo grado, che dopo tale garantismo le pene debbano essere scontate riducendo la possibilità di vedersele decurtate, in campo penale, il mio blog è il luogo adatto per dare risalto a determinate notizie di cronaca.

Ovviamente offro la visione di colei che ha sporto denuncia, per rimarcare quello che ho spesso ripetuto, la consensualità deve essere continua e costante, non devono esserci pause anche se la coppia è consolidata da anni e nel caso in cui il soggetto sottomesso non è in grado di portare a compimento alcune pratiche si deve desistere.

Vi saranno ulteriori approfondimenti oltre a riportare la notizia, avrei voluto discuterne il giorno stesso della sua uscita, il 25, purtroppo ero impossibilitàto per impegni, ma il nocciolo del discorso non cambia.
La relazione tra il barista e gestore di diversi locali nella provincia di Padova A.C. e la compagna, porta di fronte al giudice alcuni comportamenti dell' uomo, in cui la donna stessa ammette che la sua iniziale partecipazione attiva e consenziente è venuta a mancare dopo sette lunghi anni.
 Nel momento in cui i loro incontri prevedevano sospensioni e altri giochi che le impedivano a detta sua di prendersi cura del loro figlio.

Essa stessa afferma:«Con il passare del tempo non ero più d’accordo. Dovevo stare legata, sospesa in aria, avevo il sangue alla testa. Non c’erano più le condizioni di sicurezza». Per cui non rinnega in toto quello che facevano, soltanto quando ha preso una certa deriva inaccettabile e per lei pericolosa.
«Non riuscivo più nemmeno a gestire nostro figlio. Ho dovuto aprire le porte ad altre donne che si lasciassero picchiare più duramente di me». Come già detto se il BDSM inizia a rendere incompatibili altri ambiti della vita quotidiana è ovvio che qualcosa non funziona più come dovrebbe, ragion per cui si deve riuscire a sospendere o a far sospendere ogni attività.

Ulteriore incrinatura al rapporto è stata appunto la presenza di altre donne che l'uomo ricercava per poter avere rapporti più "spinti", le quali stanno testimoniando in  tribunale.

Questo particolare mi porta ad una domanda che spesso mi viene fatta " Lui/Lei vuole altri slave, che devo fare?". La bussola che deve guidare l' accettazione di altre presenze è, come ti fa sentire?

Se crea disagio, sia sapere che ce ne sono altri/e, sia che si chieda di partecipare contemporaneamente, l'unica strada giusta da seguire è affermare che non si è pronti o non si è in grado.

Il comportamento ottimale per ogni Master o Mistress sarebbe quello di approfondire il discorso durante il primo periodo di conoscenza, non trovarsi di fronte al fatto compiuto, ed anche nel caso in cui si sia dubbiosi sull' esito di tale esperienze e si voglia provare se sopravvengono ostacoli non sormontabili sia fisici che emotivi la parte sottomessa ha l' OBBLIGO di rendere chiaro il proprio disagio.
 Chi si avventura in certe pratiche non ha il dono di leggervi nella mente ed è meglio evitare segnali che non siano chiari e indiscutibili, si potrebbero non cogliere.

Tornando al fatto di cronaca, purtroppo durante una sospensione la compagna dell' uomo trovandosi in difficoltà di fronte ad un malore, il figlio di due anni si è trovato a voler intervenire nella convinzione di poter aiutare la madre. Fatto avallato da una testimone anche essa coinvolta con ogni probabilità nei loro giochi, a dimostrazione della leggerezza e stupidità dell' uomo che non tiene conto delle più elementari regole di buon senso, i figli non devono avere accesso o poter capire cosa si fa tra genitori adulti e consenzienti.

Da far notare che nella coppia in questione il soggetto non è stato accusato per le pratiche sadomasochistiche in quanto tali ma di stalking, minacce, intimidazioni e pedinamenti nei mesi successivi alla separazione della coppia.Ovvero di tutto il corollario che si è venuto a creare dopo la rottura, anche se ovviamente con la presenza del minore e lo stato della donna in quell' ambito si prefigurano altri capi di imputazione.

Con questa annotazione chiudo.

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fonte: Gioco erotico finisce male
          Bdsm e stalking 
         


4 commenti:

  1. Vicenda assurda. Mette quasi paura il pensiero che una persona si possa essere affidata ad un Master (si così si può chiamare) così privo di buon senso. La cosa che mi lascia veramente senza parole è la presenza del bambino a giochi incomprensibili ai suoi occhi innocenti.
    Sono per la condivisione di un rapporto BDSM anche nell'ambito della coppia e quindi della vita comune e della quotidianità. E' sicuramente una scelta difficile da portare avanti, ma è quella che preferisco. Sicuramente, come affermato anche nel post, è necessario tanto dialogo e chiarezza fin dall'inizio del rapporto. E parlo di chiarezza e dialogo non solo con il partner, ma anche con sè stessi.

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  2. Hai ragione a mettere in evidenza il dialogo con sè stessi, purtroppo non sempre si hanno le idee chiare in merito, però effettivamente l'autoanalisi è l' unico mezzo per rendersi conto se ci si trova di fronte a soggetti che vogliono approfittarsi della scarsa preparazione altrui.

    Nella quotidianità è tutto più complicato, qualsiasi rapporto, da quello con il cane, al fratello, la compagna.

    Devo ancora capire se e quando nella coppia si riesce a mantenere un rapporto bdsm che ovviamente non sia 24/7.

    Sulla presenza del figlio la faccenda si commenta da sola, la presenza di una terza persona che ha assistito e certificato l' evento rende chiara la leggerezza comportamentale di entrambi i genitori.

    Spero vada tutto bene e visto che manca poco buone feste.

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    1. Già. Penso che l'autoanalisi sia parte fondamentale di un percorso BDSM. Sia per il Padrone, che per la schiava.
      Permette di crescere, conoscersi, imparare dagli errori. Sono una che vive le sessioni d'istinto, ma che passa i giorni successivi a sviscerare le sensazioni provate. È l'unico modo che ho per restare in equilibrio con la dicotomia che porto dentro me, di capirmi, di pormi degli obbiettivi.

      Per quanto riguarda il rapporto BDSM nella coppia, la penso come te. È davvero difficile. Penso però che il segreto sia la tolleranza. Nella coppia, specie se convivente, non si può pensare di stare in un 24/7 costantemente. È ovvio che i ruoli rimangono sempre tali, cambia la modalità. Ci sono momenti e situazioni in cui non sono così rigidi, e altri in cui lo si è in modo totale. Il segreto penso che sta nel voler continuare a crescere insieme, voler affrontare un percorso lungo o breve che sia, insieme.

      Ti leggo sempre volientieri.

      Buone feste anche a te. Spero che anche tu stia bene.

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    2. Grazie per aver detto che mi leggi sempre volentieri.

      Non posso lamentarmi. Tutto è aggiustabile ma tutto procede con una certa regolarità.

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