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martedì, maggio 23
ordini di grandezza
E' del tutto umano a volte sentire il bisogno di appoggiarci ad ordini di grandezza superiori ai nostri, deve dipendere dal nostro vivere in branco, dalle liane agli aerei è sempre sospensione da terra, non è passato che un soffio. Abbiamo tutti bisogno di un capobranco.
Essere Master o Mistress risponde sempre allo stesso bisogno nella sottomissione.
Fede, politica, l' amore, quello totale e totalizzante. Ti devi accantucciare al ramo più in alto per sentirti vicino al cielo. Stringere le ginocchia al petto e dondolare, tu e l' assoluto.
L' uomo nuovo ha lo sguardo grigio, perché il centro di se e il centro di tutto. La realtà ha il suo prezzo, il disincanto. La metafora della vita, le montagne russe, un binario circoscritto, nel momento più alto una selva di braccia tese e poi la paura di precipitare.
Devi centrare il bersaglio per vincere il premio, che solitamente consiste in qualcosa per cui non vale la pena sudare tanto, centra la paperella, l' anello e la bottiglia, l' amo magnetico e la rana. Soddisfazioni che eccitano la lingua e non lo stomaco, zuccheri filati di sentimenti, dita appiccicose di sesso, mele rotonde e caramellate di rapporti duraturi, che dopo qualche morso trovi difficile digerire o da rompere con i denti.Gialli, rossi, arancioni, viola acceso, cardinali ed amaranto cercando i colori caldi, per dimenticare che alla fine ci troveremo di fronte solo a quelli neutri.
La vita è un grande luna park, lo direi se fossi scontato, specchi deformi con cui vediamo noialtri e l' esterno, la forma la trovi soltanto se tocchi la materia, la vista a distanza è sempre distorta.
Quando le luci si spengono ti concentri sulle carte di gelato che gironzolano nel vento, ricordi i gusti, i colori ma quello che resta è la saliva che gira in bocca. Niente è più triste di un luna park spento. I pupazzi clown, quelli che ti sorridono allegri all' entrata del tunnel dell' orrore e ti inghiottono, i vestiti appesi e arresi alle grucce con scarpe enormi e parrucche muticolore, non fanno paura ma svelano la falsità. Niente è più spaventoso di una risata palesemente finta che esplode all' improvviso nel momento sbagliato.
Eppure a volte vorrei chiudermi definitivamente dentro, staccare tutto e trovarmi da solo. Finalmente solo con me stesso, umano anche questo, quello che mi ferma è il fatto che il mondo attorno continua a girare e potrei non riconoscerlo più.
Comunque anche questa volta mi sono smentito, son tornato a palare di me.
2 commenti:
Siete pregati di non scadere mai nel turpiloquio, andare contro le leggi vigenti in Italia e usare questa mail per eventuali contatti: silvestrogatto@live.com
Nella versione WEB sono presenti altre possibilità di contattarmi.
Ricordate che state sempre parlando con esseri umani, anche se dietro la tastiera.
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Non ti sei smentito,hai fatto quello che hai sentito poi hai inviato con un "enter".
RispondiEliminaLe cose sbagliate delle volte sono quelle più sensate.
Continuo a leggerti ancora!
J.
Trovo che in generale riesca meglio scorgere l'insensato piu' dello sbagliato. A volte che sia sbagliato o meno, in generale, lo si capisce a posteriori.
EliminaTi ringrazio J. dell' attenzione che mi regali, fa tanto piacere.